Simoni: «Ora voglio misurami con Armstrong»
Gilberto Simoni si gode il bagno di folla (e di parenti) nel suo paese, lo stesso di Francesco Moser, il cugino che ha eguagliato almeno in termini di popolarità. Il Giro d'Italia ha consacrato il trentino della Saeco come miglior scalatore del momento, un personaggio dal viso pulito e dai capelli colorati di rosso che ha riportato quel sano entusiasmo attorno ad uno sport troppo spesso sotto i riflettori per vicende extra-agonistiche. La corsa rosa, mai visitata quest'anno dai Nas e mai rovinata da notizie di positività, ha scelto il Gibo come nuovo alfiere delle due ruote azzurre, sotto gli occhi del ct della nazionale su strada Franco Ballerini che già pensa come utilizzarlo per il Mondiale di ottobre in Canada (Sars permettendo). Lui, il Simoni rampante, con il suo secondo Giro vinto in carriera dopo quello del 2001 (sarebbero stati probabilmente tre se l'anno passato non fosse stato costretto ad abbandonare la carovana in rosa per la positività alla cocaina riscontrata al Giro del Trentino), ha però obiettivi più immediati: dar battaglia a sua maestà Lance Armstrong sulle strade del Tour de France, in programma dal prossimo 5 luglio. «Mi piacerebbe misurarmi con l'americano - ammette il capitano della Saeco - perchè sinora non ha avuto veri rivali sulle montagne. È vero che la corsa gialla offre tanti chilometri a cronometro, però ho dimostrato di sapermi difendere anche nelle prove contro il tempo». Il guanto di sfida è lanciato, impossibile tirarsi indietro dopo tanti proclami. Simoni ha chiesto ed otterrà dal team manager Claudio Corti, per la Grand Boucle 2003, una squadra costruita su misura per far bella figura, impreziosita dalla presenza di Danilo Di Luca, l'altra star azzurra pronta a mettersi a disposizione del camoscio che ha appena asfaltato salite come Zoncolan, Pampeago e Cascata del Toce, imprese che gli sono valse, oltre alla corsa organizzata dalla Rcs, la seconda posizione nella classifica Uci dietro al tedesco Zabel con un balzo di ben ventuno posizioni. Ci saranno altri corridori che hanno reso spettacolo al Giro che sono pronti a replicare al Tour. Uno di questi è Alessandro Petacchi, il velocista della Fassa Bortolo che ha portato a casa sei vittorie rosa e, soprattutto, una consapevolezza sui propri mezzi che sinora gli era un pò mancata. E occhio ad una coppia che già fece faville nel 2000 con lo sponsor Mercatone Uno: Marco Pantani, tornato finalmente competitivo, potrebbe essere al via con la Vini Caldirola di Stefano Garzelli, il varesino che il Pirata, nell'anno del Giubileo, aiutò a trionfare al Giro. Intanto è arrivata la conferma ufficiale che Mario Cipollini non parteciperà al Tour de France. Gli organizzatori della Grand Boucle, infatti, non hanno ripescato la Domina Vacanze-Elitron, la formazione in cui milita il «Re Leone». Al via dell'edizione del centenario, in programma dal 5 al 27 maggio, si presenteranno 22 squadre.