Il punto sulle squadre romane

Così agiva Franco Ferrari, un esempio nella logica di scelte dolorose, a volte in contrasto con i suoi sentimenti, e così hanno sempre agito i migliori patron sportivi, e non solo. Il presidente del club giallorosso ha l'obbligo di fare chiarezza. Innanzi tutto con sé stesso, prima d'incontrarsi in giornata con Fabio Capello e con i giocatori. In particolare è decisivo, è decisivo il confronto con il tecnico, che determinerà il futuro immediato della Roma. L'uno e l'altro dovranno parlarsi con franchezza, decidendo una volta per tutte se dovranno continuare a collaborare per altre due stagioni, oppure se è preferibile interrompere il rapporto. Comunque, in qualsiasi caso, senza rimpianti, senza sterili polemiche, senza quelle battute che servono solo ad avvelenare l'aria. Sensi pretende giustamente rispetto per la Roma, ma anche lui deve rendersi conto che quel rispetto lo si conquista pure con gli atteggiamenti che devono essere propri di un grande dirigente. In questo contesto rientra anche la felice soluzione della diatriba che ha in essere con Bruno Conti, responsabile del settore giovanile, ma soprattutto una delle poche, autentiche bandiere della Roma. Azzurro Stinto Conclusa una interminabile stagione vissuta a ritmi forsennati, con la Juve campione d'Italia ed il Milan capace di abbinare la conquista del tetto d'Europa a quella della Coppa Italia, ora si dovrebbe trovare la voglia per appassionarsi all'appendice dedicata alla Nazionale. Ma è davvero chiedere troppo a giocatori esausti e a tifosi con la nausea del pallone per l'amichevole di questa sera. Fra una decina di giorni, però, almeno gli azzurri dovranno spremere il meglio della loro precaria condizione fisica e psicologica, in quanto la gara con la Finlandia vale la qualificazione all'Europeo. Parlare di doveroso amor patrio è solo retorica, mentre il problema, comune per tutte le rappresentative nazionali, riguarda esclusivamente le date. Lazio dimenticata Alla Lazio, quando sembrava sull'orlo del fallimento, venivano dedicati titoloni ed interminabili articoli densi di contenuti apocalittici sul futuro della società. Ora che il rischio è stato superato, il club biancazzurro non suscita più particolare interesse da parte dei media. Ma non sempre è vero che una notizia un uomo che morde un cane e non viceversa. In particolare, nel caso del miracoloso salvataggio della Lazio resta da vedere se il fatto non corrisponda alla regola giornalistica più abusata.