Maldini: «Sognavo una sfida così»
Paolo Maldini, capitano di lungo corso, il Milan nei cromosomi, il rossonero a scorrergli nelle vene, non si nasconde. Vuole questa Coppa che non vale più delle altre, ma ha un fascino particolare. «Questa finale - dice il capitano rossonero - è totalmente diversa da tutte le altre. In campionato qualsiasi sfida non è mai definitiva, quella di stasera invece lo è. Era da tempo che sognavo questa finale, otto anni d'attesa, lontano dalle grandi emozioni che solo questa competizione sa dare. Ho aspettato tanto, ma adesso Manchester può e deve rappresentare l'occasione per giocarne altre di queste partite, la Supercoppa Europa, la Coppa Intercontinentale. Io ci credo». Dunque, è Juve-Milan, un altro pezzo di storia da scrivere. «Abbiamo giocato due volte contro i bianconeri e sono state due partite diverse, come diversa sarà questa finale. Entrambi abbiamo mezzi tecnici per vincere. La pressione? La sentiamo tutti, sia quelli più avvezzi ai grandi avvenimenti, sia quelli che non hanno grande esperienza. E' una sfida tutta italiana, non si può dire chi sia favorito. Diciamo solo che è il giusto epilogo per questa coppa dove sono approdare le migliori espressioni del calcio italiano. Il resto lasciamo che a dirlo sia il campo». Cinque finali, ma una con un ricordo particolare. «Già, quella di Barcellona quando battemmo 4-0 lo Steaua Bucarest. Una cosa inimmaginabile, uno stadio tutto rossonero, una emozione unica». Una partita speciale, il ritornello è sempre lo stesso. Per tutti. Così anche per Clarence Seedorf. Lui di Coppe ne ha vinte due, una contro il Milan, l'altra contro la Juve ai tempi dell'Ajax. Accanto a lui c'era un certo Edgard Davids. E stasera saranno avversari particolari. «Sono felice di incontrarlo e sarà una bella sfida nella sfida. Abbiamo vinto tanto insieme con l'Ajax, ma stasera voglio dargli un dispiacere. Non ho parole per definire questa partita. Direi che è speciale e dobbiamo cercare solo di portarla a casa noi. Quella con il Milan è un'esperienza diversa dalle altre e voglio coronarla con la vittoria della Champions League». Sulla formazione anti Juve, Ancelotti porterà dietro fino al fischio gli ultimi dubbi legati alle condizioni di Costacurta. Se non dovesse farcela, è pronto Roque Junior. Per il resto Dida tra i pali, difesa a 4 con Costacurta, Nesta, Maldini e Kaladze, Pirlo centrale, Gattuso a destra e Seedorf a sinistra con Rui Costa trequartista, in attacco la coppia Inzaghi-Shevchenko. Mas. Cic.