L'ex numero 10 oggi si opera al setto nasale Baraldi vola a Manchester: firma rinviata
Il «sì» più atteso, insomma, sarà celebrato solo nella prossima settimana. Lazio e Mancini chiuderanno la telenovela solo nella prossima settimana. E dove non arrivano i motivi ideologici può la vita di tutti i giorni. Un'operazione al setto nasale, galeotto incidente di percorso per il tecnico, la finale di Champions League e un Cda di vitale importanza (destinato a fare decollare l'aumento di capitale) per l'amministratore delegato, Luca Baraldi. Questione di incroci. Non di volontà. Mancini crede nel progetto Lazio ma attende di definirlo nei dettagli con l'attuale management. Vuole vincere, il Mancio, e non s'accontenta d'un piano di dismissioni, incerto, da decodificare nelle sue innumerevoli sfaccettature. La società è pronto a rassicurarlo. Ieri anche il presidente Longo (insieme al vicepresidente Pessi, presenti anche Felice Pulici, Orsi e Manzini), nella suggestiva cornice del Circolo Canottieri Aniene, vetrina ideale per la consegna dei premi Ussi, ha rilanciato. «Mancini sarà il nostro tecnico anche nel futuro», tono sicuro e disteso, messaggio chiaro ed eloquente. E lui, il Mancio, sorride, riceve il premio Arancio, ringrazia tutti, stampa compresa, e si lascia sfuggire un semplice «ho le idee chiarissime, conoscerete tutto in settimana». Vero a metà. Perché oggi Mancini entrerà alla Paideia per un piccolo intervento al setto nasale: sgradita eredità per una pallonata ricevuta in allenamento, che procura fastidio nella respirazione. Motivo valido per accrescere i dubbi, anche perché da Milano fanno sapere che l'idillio Cuper-Moratti è ormai al capolinea e che l'ipotesi Mancini lievita di nuovo. Si sussurra che il numero uno nerazzurro sarebbe pronto a offrire 4,5 milioni di euro per strappare l'Harry Potter della Nord alla società biancoceleste: semplici congetture, certo, destinate però a fare da contorno alla vicenda fino a quando non verrà messa la parola fine. Come i nomi delle opzioni di riserva, dal Del Neri a Donadoni che la Lazio, ufficialmente non contempla. Baraldi è fuori Roma e mercoledì mattina partirà verso Manchester per assistere alla finale di Champions League: sarà nella Capitale per partecipare al Cda, importante di venerdì, ma è difficile supporre che si riesca a incastrare l'incontro decisivo prima di quella data. Tutto è insomma rinviato alla prossima settimana, anche se prima del prossimo weekend le posizioni saranno certamente chiarite. Stam e Stankovic sono le prime garanzie tecniche richieste dal tecnico: ieri l'olandese ha ufficialmente lasciato la villa dell'Olgiata per tornare in Olanda. La Lazio però non desiste ed è pronta a effettuare un altro sondaggio con Van Ginkel, manager del difensore, anche se le speranze di trattenerlo nella Capitale appaiono, attualmente, ridotte al lumicino. Milan e Inter sono sempre alla finestra. Stankovic invece va verso il rinnovo fino al 2008. Sul fronte acquisti il vero obiettivo rimane Jankulosvki: per il ceco la Lazio è pronta a mettere sul piatto della bilancia anche Fabio Liverani (o Baronio). Castroman potrebbe invece rientrare in uno scambio con il centrale Koldrup, nome nuovo per l'eventuale dopo-Stam. E i friulani sembrano voler offrire anche Jorgensen. Mercoledì sera a Manchester si potrebbe approfondire anche il discorso relativo a Miccoli o Di Vaio. E i bianconeri guardano a Corradi, che piace molto in Inghilterra. Tutto ora è però legato al «sì» di Mancini.