L'AZZURRO FINISCE SECONDO

Dopo la grande delusione subita dagli appassionati italiani degli sport equestri e dal pubblico romano per la débacle della nostra squadra nella Coppa delle Nazioni di venerdì, ieri il brutto sogno è finito grazie allo splendido secondo posto ottenuto da Gianni Govoni nel Gran Premio Loro Piana, gara individuale più importante e prestigiosa che ha fatto calare il sipario sulla 71° edizione del Concorso Ippico Internazionale Ufficiale di Roma. Il cavaliere azzurro che proprio venerdì tra lo stupore generale aveva avuto una prestazione negativa come mai prima, complice una «giornata no» della sua formidabile saltatrice Loro Piana Havinia, ieri è tornato ad essere lo Gianni Govoni che tutti si aspettavano di vedere. Combattente, concentrato, incurante della evidente pressione che lo circondava per il conseguimento di un risultato, Govoni ha messo a segno tre percorsi senza sbavature finendo al secondo posto solo perché il francese Bruno Broucqsault, in sella all'agile baia francese Dileme de Cephe, ha compiuto il barrage finale in un secondo e mezzo in meno di lui. «Raimondo D'Inzeo in premiazione mi ha detto che dovevo spingere di più il galoppo di Havinia tra l'ultimo ostacolo e il traguardo - ha raccontato il cavaliere azzurro dopo la gara - ma io penso che in realtà avrei dovuto andare un po' più veloce nella prima parte del percorso. Comunque sono molto contento. La cavalla è stata all'altezza della situazione e soprattutto ha dimostrato di essere una fuoriclasse. Certo se Bruno andava un po' più piano sarei ancora più contento». Gioia totale invece quella del vincitore che dopo aver trionfato con i suoi compagni di squadra nella Coppa delle Nazioni, ha centrato anche il prestigioso Gran Premio diventando il diciannovesimo cavaliere francese a scrivere il suo nome nell'albo d'oro della gara. Broucqsault è entrato in campo per penultimo nel barrage finale della gara e tenendo ben a mente i 38.84 secondi impiegati da Govoni per chiudere il percorso (sceso in campo proprio prima di lui) ha spinto la sua saltatrice dal primo all'ultimo salto e senza esitazione ha fatto fermare il cronometro a 37.23 secondi, il migliore in assoluto. La gara è stata molto appassionante e ha visto quattrodici dei cinquantasei binomi scesi in campo passare alla seconda manche. Tra questi oltre a Govoni anche Piergiorgio Bucci su White King e Cristian Pitzianti su Gsarset. Bucci ha quindi chiuso la seconda manche senza errori ma non ha potuto partecipare al barrage finale in quanto aveva commesso un errore (4 penalità) nel primo percorso e ha chiuso il Gran Premio in nona posizione. Sesto posto finale invece per Pitzianti che, per aver superato di soli quattro centesimi di secondo il tempo prescritto nel percorso base, ha visto macchiata da un solo punto di penalità la sua prestazione che, altrimenti, gli avrebbe permesso di battersi insieme agli altri cinque cavalieri ammessi al barrage finale. La gara di ieri ha lasciato spazio anche al grandissimo campione britannico Nick Skelton (classe '57 ed una carriera formidabile alle spalle) il quale al suo rientro ad alto livello dopo due anni di forzata inattività ha messo a segno con Arko III il terzo posto nel Gran Premio inanellando tre netti ed un barrage finale nel tempo di 40.08. Non abbastanza veloce per vincere, ma che ha contribuito a confermare che la sua decisione di ritornare all'agonismo, nonostante il parere sfavorevole dei medici a seguito di un grave infortunio alla colonna vertebrale riportato tre anni fa, è una decisione vincente. Per lui ora il prossimo traguardo sono i Giochi Olimpici di Atene 2004. Lo stesso obbiettivo che rincorre l'Italia del salto ostacoli che, archiviato ora uno CSIO di Roma in «agrodolce», si concentra sui prossimi eventi importanti della stagione, primo tra tutti il Campionato d'Europa in calendario a fine agosto a Donaueschinghen, in Germania.