Piazza di Siena I transalpini vincono la Coppa delle Nazioni
Può essere riassunta così la giornata di ieri del 71° Concorso Ippico Internazionale Ufficiale di Roma che ha visto disputare a Piazza di Siena la gara più attesa, la Coppa della Nazioni, seconda tappa del blasonato circuito Samsung Superleague. Al momento della verità la Francia campione del mondo e mattatrice due settimane fa nell'analoga gara disputata in casa, a La Baule, si è confermata la nazione più in forma del momento andando a vincere la gara con un totale di 17 penalità e permettendosi di non far scendere in campo il quarto binomio, considerato che la vittoria era già matematicamente centrata ancor prima della fine della seconda e decisiva manche. Il quartetto francese agli ordini del dinamico capo équipe Jean Maurice Bonneau era composto da Bruno Broucqsault su Dileme de la Cephe, da Cristian Hermon su Ephebe for Ever, Edouard Couperie con For de la Hardiere e dal veterano Michel Robert su Galet D'Auzay, significativamente una squadra completamente diversa da quella che ha trionfato nel mondiale di Jerez de la Frontera lo scorso settembre e che si è imposta a La Baule. In tribuna anche il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, giunto accompagnato dalla signora Franca per assistere alla seconda manche di gara. Quella di ieri è stata la diciassettesima vittoria della Francia nella storia del concorso capitolino, la terza consecutiva. Il risultato è stato centrato al termine di due appassionanti manche in cui i galletti francesi hanno infilato una serie di prestazioni davvero buone: solo un errore nel primo percorso per Broucqsault, due errori in totale per Hermon, un errore per manche per Couperie e un errore nel primo percorso per Robert che, come detto, non è partito nella fase finale in quanto la Francia si era già assicurata il successo. Alle spalle dei vincitori si sono inseriti, al termine di una seconda manche molto combattuta, l'Irlanda (24 penalità totali), la Gran Bretagna (25 penalità) e, al quarto posto a pari merito, il Belgio e la Germania (28 penalità). Giornata da dimenticare invece per la squadra italiana che è naufragata sotto il peso di 53 penalità collezionate nei due percorsi finendo all'ottavo ed ultimo posto della classifica finale. Dopo un buon avvio di gara da parte del primo cavaliere italiano sceso in campo, il torinese Massimo Grossato su Loro Piana Elkintot, che ha portato a termine il primo percorso con un solo errore, i problemi sono iniziati quando Vincenzo Chimirri su Rosa VIII ha commesso due errori e Filippo Moyersoen con Loro Piana Flyinge Garibaldi ha riportato ben 14 penalità (frutto di un clamoroso errore sugli ultimi due ostacoli). Le speranze azzurre erano tutte riposte quindi su Gianni Govoni su Loro Piana Havinia, il quale però non è stato all'altezza del compito tradito dalla combinazione di ostacoli su fosso dove ha riportato una fermata, pari a 11 penalità. Seconda manche ancora peggiore per i nostri che non sono riusciti a raddrizzare la situazione.