Bucchi: «Ora puntiamo al massimo»
«Grazie, siamo felicissimi di aver riportato Roma ad una semifinale dopo undici anni. Ma non c'è nulla da festeggiare. Ora sto guardando un video della Skipper Bologna. Non c'è tempo per fermarci, nel basket quello che più conta è il futuro». A luglio avrebbe firmato se le avessero parlato di Virtus tra le prime quattro? «Credo di si. Il presidente ci aveva chiesto un consolidamento della posizioni acquisite. Si parlava di quinto, sesto posto. Poi strada facendo la convinzione nei nostri mezzi è cresciuta». Ed ora? «Ora dobbiamo credere a tutte le possibilità» Via, non faccia lo scaramantico e pronunci quella magica parola. «Quale?». Scudetto. «Io dico che puntiamo al massimo, ben sapendo cosa ci aspetta già dalla semifinale». Vale a dire? «La Skipper, che non è certo la squadra che abbiamo battuto per due volte nella fase regolare. Hanno inserito un giocatore come Guyton e trovato degli equilibri stabili. Ora hanno dieci giocatori da far ruotare. Ed ognuno di loro può essere decisivo». Ma la Lottomatica ha mostrato, nella serie contro Napoli, una grande solidità. «È vero, in noi sta crescendo la convinzione. Merito del grande lavoro di tutto il gruppo». Anche se è innegabile che qualcuno dei protagonisti della regular-season possa dare ancora di più. «Credo di si. Tusek e Parker, ad esempio, pur se in crescita ancora stanno faticando a trovare il giusto ritmo nei playoff. Questo mi conforta. Significa che una volta entrati bene in sintonia con gli altri il loro contributo crescerà». Cosa dice di Carlton Myers dopo gara-4? «Francamente fatico a trovare un attributo. Butto là: eccezionale, imperiale, stratosferico. Fate un pò voi, perchè sembra quasi riduttivo commentare una prestazione così». Ma se le chiediamo quale sia stata la chiave della vittoria decisiva cosa risponde? «Che Myers s'è eretto su tutti, ma fondamentale, come in ogni vittoria, è stata la difesa. La spallata alla partita è stata data quando non abbiamo più concesso spazi a Napoli. Se vorremo avere ragione di Bologna dovremo proprio ripartire da questo».