SENSI BACCHETTA IL TECNICO: «HA SBAGLIATO MA RESTA»
«I ragazzi devono capire che questo calcio non ha più i mezzi per permettersi certi stipendi e certe cifre. Così, come da programma, a fine mese inizieremo a discutere la riduzione del 25% degli ingaggi dei nostri giocatori. Tracceremo una linea e tutto dovranno stabilire da che parte stare». Non lascia spazio ad interpretazioni lo sfogo del numero uno giallorosso che pensa al futuro della sua squadra. «Non vendo, su questo potete scommetterci e adesso rimetto le mani per bene in questa Roma. Inizierò una ristrutturazione che parte dai giocatori e arriva a tutta la struttura. In realtà per quanto riguarda la dirigenza siamo a posto, perché sia Baldini che Pradè continueranno ad avere la mia fiducia: sono due giovani di grande qualità». C'è nell'aria un aumento delle responsabilità per Pradè che ha di fatto aiutato Baldini a tamponare la falla aperta dalla partenza del Dg Lucchesi. Ma Sensi pensa a tutti e non dimentica di mensionare il tecnico giallorosso che in molti vorrebbero in partenza destinazione Milano: sponda nerazzurra. «Capello? Ha sbagliato, non si è accorto che Emerson, e non altri, non era all'altezza, era inefficiente. E in 10' il Milan ha fatto tutto. È un fatto grave per un allenatore del suo livello. Comunque Capello resta e con lui costruiremo la Roma del futuro. Tutto questo se lui vorrà restare, ma le indicazioni parlano in questo senso». Il bilancio è fatto, la stagione che si sta chiudendo è da dimenticare... anzi, per Sensi è da tenere bene in mente. «Ora sono tornato, non succederà più quello che è accaduto quest'anno. Il progetto c'è, abbiamo vinto uno scudetto, siamo andati vicinissimi al bis l'anno successivo e quest'anno avete visto. Io non ci sto più, le cose che sono successe quest'anno mi sono bastate. Tanto comandano sempre loro e l'unico che non ha ancora vinto nulla è il povero Moratti: io è tempo che glielo dico...». Sulla finale di ritorno Sensi è deciso. «Andremo lì a giocare per vincere, almeno questo e sabato contro l'Atalanta forse sarà il caso di far riposare qualcuno di quelli che hanno giocato di più». Il futuro giallorosso è all'insegna della riconferma, ma anche del rinnovo. Sensi vuole giocatori con stimoli e che possano mettere la Roma in condizioni di svoltare. «L'ho detto e lo ripeto, prenderemo quattro giocatori. Due sono già qui. Si tratta del francese Dacourt, che abbiamo riscattato dal Leeds e per il quale il passaggio definitivo è solo questione di carte da firmare. L'altro è il brasiliano Mancini, un giovane di talento sul quale puntiamo molto. Poi l'obiettivo è quello di portare a Roma un difensore e un attaccante. Legrottaglie è il primo nome, ma se dovesse complicarsi c'è pronta l'alternativa Cribari. In attacco? Il nome è sempre quello, ma non ve lo faccio... che è meglio». Già, visto che come la Roma fa il nome di un giocatore il suo cartellino lievita in maniera verticale, forse è proprio meglio così. Tiz. Car.