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Del Piero fa paura al Milan. «Voglio alzare al cielo la Champions League»

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Una finale particolare, tutta italiana, che lo stesso Alex definisce «anomala» ma pienamente legittima. E naturalmente contrassegnata dalla voglia di tornare «ad alzare quella Coppa». «Se arrivi in finale con il Milan, il Real o altri è lo stesso. Un fatto è certo: entrambe le squadre se la sono meritata». Che partita sarà? «Certo, molto tirata. Ma è difficile sapere come sarà giocata, perché può capitare di tutto, come è successo negli ultimi anni, partite brutte o bellissime, decise negli ultimi minuti. Certo, sarà anche una gara tattica. Noi però abbiamo bisogno di disputare una partita come quella contro il Real. Solo così si può superare il Milan». Il calcio italiano torna a trionfare sul tetto d'Europa: chi meglio di Del Piero, che ha subito insieme ai compagni l'umiliazione azzurra dei Mondiali, può parlare di rivincita? «Sì, la finale può essere accostata al discorso dei Mondiali, perché è senz'altro una rivincita del nostro calcio. Le squadre italiane hanno migliorato il gioco, vanno di più all'attacco, hanno fatto grandi acquisti. Non è stata solo colpa dell'arbitro l'eliminazione dai Mondiali, anche se indubbiamente abbiamo subito torti evidenti. Dare solo la colpa a Moreno è certamente sbagliato, ma l'immagine così bassa del calcio italiano non era giusta. Da noi ci sono tanti giocatori di qualità, tante ottime individualità. Noi della Juve siamo famosi per la nostra grinta, ma non c'è solo quella, abbiamo gente che sa giocare al pallone e un allenatore tra i più bravi. Non è stato facile eliminare le spagnole, perché sapete com'è andata con il Deportivo, abbiamo vinto all'ultimo minuto. Ma è stato importante batterle tutte e tre e questo ci ha dato enorme consapevolezza». Per Del Piero, «molto dipende da questa finale, compresa la mia immagine internazionale. Non penso al Pallone d'oro, ma certo mi manca un ultimo, grande passo. Il Pallone d'oro non è automatico, ma sta a noi creare i presupposti per vincerlo». L'assenza di Nedved quanto conta? «Non ci sono solo undici titolari da noi e lo abbiamo dimostrato anche quando mancavamo io e Trezeguet. Spero che Pavel non ci manchi, anche se ha disputato una annata strepitosa».

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