POCA voglia di parlare e sguardo basso, perso nel vuoto.
Il primo a parlare è Olivier Dacourt, davvero amareggiato, che, però, non dimentica l'orgoglio che lo caratterizza in campo: «Nulla è compromesso. Certo, sarà difficile vincere la coppa, ma abbiamo il dovere di provarci. Non so davvero spiegarmi il secondo tempo disastroso». Dacourt, tra l'altro, è il primo acquisto romanista di questo mercato. La società giallorossa ha, infatti, raggiunto ieri l'accordo via fax con il Leeds, società proprietaria del cartellino del francese. Il riscatto di un giocatore importantissimo nello scacchiere di Capello costerà alla Roma cinque milioni di euro, cioè un milione e mezzo in meno rispetto al prezzo pattuito con la società di Elland Road in gennaio, quando Olivier Dacourt arrivò in prestito. C'è da dire che, per la conclusione dell'affare, mancano ancora pochi dettagli, che verranno risolti tra Leeds e Roma nel corso della prossima settimana. Roba di poco conto, comunque. Quel che più importa è che il centrocampista rimanga nella Capitale, cosa praticamente sicura. Così Cafù: «Avevamo la partita in mano, abbiamo creato tanto e non concretizzato le occasioni avute. Loro su quattro tiri hanno fatto quattro reti, su rigore, su autorete, in ogni modo. Le abbiamo provate tutte. Tre gol in 10' ci hanno tagliato le gambe. Questa squadra più battere chiunque. Però siamo sfortunati. Abbiamo vissuto una stagione brutta e dolorosa. A Milano dobbiamo pensare di poter vincere 4-0. Altrimenti, meglio rimanere a Roma. È difficile, ma non impossibile ribaltare la situazione. Io? Sono contento di essere tornato dopo due mesi». Infine Pelizzoli: «Una partita incredibile, non ci sono parole per analizzare una serata del genere. Assurdo». Dan. Dim.