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Ancelotti lascia a casa sette titolari

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Il tecnico: «Anche con le riserve siamo competitivi. Dobbiamo segnare un gol in trasferta»

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E non può essere altrimenti con l'appuntamento di Manchester tra appena otto giorni. È dunque comprensibile che i rossoneri, partiti ieri per Roma, si presenteranno all'Olimpico con una formazione lontana da quella titolare. Ancelotti ha infatti lasciato a casa Maldini, Seedorf, Gattuso (questi tre ufficialmente per varie e leggere indisponibilità), Costacurta, Rui Costa e Inzaghi (loro invece per lavorare in vista di Manchester), ai quali si aggiunge il portiere Dida, che per il problema al pollice della mano sinistra ricomincerà a lavorare col gruppo soltanto nei prossimi giorni. Il tecnico rossonero difende le sue scelte e assicura che, sulla lista dei convocati e sulla formazione, non inciderà il pensiero di Manchester: «Ci fa bene giocare partite di questo livello, ci fanno pensare meno al grande appuntamento. E poi mancano ancora otto giorni alla finale di Champions: non è domani che cercheremo di evitare i problemi di infortuni, semmai sabato in campionato. Sarà comunque un Milan competitivo: abbiamo gli stimoli e le motivazioni giuste per preparare al meglio le tre finali che ci aspettano. Ora non basta solo fare bella figura, vogliamo vincere». Il Milan non si presenterà all'Olimpico senza motivazioni o con motivazioni inferiori a quelle della Roma: «La squadra di Capello - spiega Ancelotti - è una fra le più in forma del momento, ma non credo che siano più motivati di noi. La gioia nel caso vincesse la Coppa sarebbe la stessa che proveremmo noi, quindi anche gli stimoli sono gli stessi». Il Milan in campo all'Olimpico onorerà quindi la Coppa Italia, se non altro perchè giocherà soprattutto chi ha contribuito di più al raggiungimento della finale. Cioè le seconde linee, che comunque comprendono ben nove nazionali, tra cui i campioni del mondo Roque Junior e Rivaldo, non esattamente due panchinari qualsiasi. «Rivaldo sta bene - ha detto in proposito Ancelotti - si è allenato regolarmente, potrebbe giocare da seconda punta o dietro Shevchenko e Tomasson. Finora ha incontrato delle difficoltà, ma è ancora in tempo per dare un contributo importante». La scelta di Rivaldo trequartista alle spalle di due punte porterebbe al probabile sacrificio di Serginho, ma confermerebbe le intenzioni di Ancelotti per questa finale di andata: «Sappiamo quanto sia importante segnare almeno un gol in trasferta, quindi non faremo una partita d'attesa. All'Olimpico in campionato abbiamo perso, ma rispetto ad allora possiamo sostenere ritmi di gioco molto più alti: della gara di campionato, vorrei tuttavia rivedere lo stesso spirito e lo stesso atteggiamento».

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