A Zeltveg il tedesco vola ma deve aspettare la verifica del peso per gioire
Attimi di apprensione. Nella scuderia e nel circuito. Era forse troppo leggera la vettura che aveva dominato la sessione? Una circostanza che avrebbe cancellato il tempo e lo avrebbe costretto a partire per primo, anzichè per ultimo, nella qualifica del sabato. Era invece tutto regolare. Dopo un'oretta di apprensione (il vero danno sarebbe stato di immagine, non sportivo: anche oggi Schumacher è partito all' inizio, secondo solo a Kimi Raikkonen, eppure è stato nettamente il più veloce, Rubens Barrichello escluso) il verdetto positivo: «È tutto ok, è tutto a posto», hanno sussurrato gli uomini della scuderia dopo il definitivo passaggio sulla bilancia del parco chiuso. Un giallo consumato in fretta ha dunque vivacizzato l' ennesima impresa della scuderia che, anche con la nuova macchina, sta una volta ancora imprimendo il suo marchio sul mondiale. In assenza di dichiarazioni della Fia, che ufficialmente conferma solo che c' è stato un doppio controllo sul peso della vettura, la versione più chiara dell' episodio l' ha fornita lo stesso Schumacher: «È andato tutto bene. Solo che alla fine della mia sessione, quando sono andato al peso, la bilancia non ha funzionato regolarmente. Quando scendevamo dai piatti, la bilancia aveva problemi a ritornare a zero e quando ci risalivamo non dava lo stesso risultato di prima. Occorreva ripararla. Mi hanno detto di ritornare quando fossero finite le qualifiche e allora tutto si è rivelato regolare». E mentre si diffondevano le voci più assurde, qualcuno ha chiesto al campione del mondo: «Non è che la prima pesata vi avesse trovato sotto il limite?». «Assolutamente no, altrimenti non sarei classificato al primo posto», è stata la risposta di Schumacher. Da questo anno il peso minimo della vettura, comprensivo di acqua, olio e pilota, è stato portato a 605 chilogrammi dai 600 dell' anno scorso. Quando ci sono eventuali 'dimagrimentì del pilota o della vettura, si deve rimediare con apposite zavorre. È evidente che la F2003 e Schumi devono aver registrato un peso comunque molto vicino al limite minimo, altrimenti non ci sarebbe stata questione. Per il resto, la qualifica del venerdì, a macchine scariche, ha ribadito la superiorità delle rosse. Prima fila ipotetica della Ferrari, davanti alla Jaguar di Mark Webber, una sorpresa e comunque l' unica gommata Michelin tra le prime cinque vetture, davanti alle Bar Honda di Jacques Villeneuve e Jenson Button. L'1'07«908 di Schumi è più veloce di oltre un decimo rispetto alla pole position di un anno fa, stabilita da Barrichello in 1'08»082. Le macchine più accreditate, la Williams Bmw di Juan Pablo Montoya e le McLaren Mercedes di David Coulthard e Kimi Raikkonen hanno subito distacchi di circa un secondo, nonostante Schumi abbia commesso un errore sul' ultima curva e Rubinho due nei primi settori: «Sono andato sul cordolo e sono andato largo. Ma se pensate che l' errore dimostri che il gap poteva essere più grande vi sbagliate. Abbiamo studiato i dati e avrò perso all' incirca un decimo. Sarà piuttosto un vantaggio partire per ultimo, ovviamente se non piove. Ma siamo equipaggiati comunque molto bene».