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I giallorossi di Bucchi non brillano soffrono ma nel finale la spuntano sui partenopei grazie ai guizzi di Myers, Santiago e Righetti

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Alla fine gara-1 dei quarti di finale è andata alla truppa di Bucchi, 77-72, e questa è la notizia più importante. Anche perchè i brividi corsi lungo la schiena di Myers e compagni saranno un tesoro d'esperienza per capire come adesso, con la regular season alle spalle, si fa sul serio. Per andare avanti senza patemi però Bucchi dovrà chiedere un pò di più della normale amministrazione a giocatori come Jenkins, Tusek, Tonolli e Parker, troppo alterni in una partita dalle emozioni forti. Il primo tiro dei playoff di Roma è stato una canestro da tre proprio del professor Anthony che ha fatto ben sperare. Napoli non s'è fatta certo intimorire ed ha immediatamente reso la pariglia con Torres. Insomma il clima infuocato delle serie senza ritorno ha preso il sopravvento. La Pompea in questo avvio ha deciso da affidare la regia a Penberthy per liberare il presunto estro di Greer. Che nei primi 20', a dire il vero, ben poco ha fatto per giustificare tanta fiducia. Un paio di giocate di Jenkins ed una schiacciatona in tap-in di Santiago hanno regalato il 9-3 alla Lottomatica. Ma Napoli s'è mostrata in tutta la sua esterofila solidità e al 5' ha addirittura fatto segnare il primo sorpasso, 11-13, con una giocata estemporanea di Davison che nel tentativo di liberare sotto canestro Andersen, con un lungo passaggio, ha involontariamente realizzato da tre. Ci ha pensato allora Myers, fino ad allora al servizio della squadra, a mettere nel proprio paniere otto punti per far chiudere i primi 10' a Roma avanti di tre, 20-17. Punteggio in equilibrio nei secondi 10' fino al ad un prepotente allungo di Roma, propiziato quando in regia Piero Bucchi ha chiamato a disegnare lucide geometrie Davide Bonora. I suoi scarichi hanno innescato i compagni e così grazie all'unico acuto di un evanescente Tusek e a Myers è stato toccato il massimo vantaggio, + 11, sul 36-25. Napoli ha leggermente accorciato le distanze prima della sirena, 40-33, ma in apertura di terzo quarto ha allungato con decisione. Troppo leggera Roma e la Pompea ha messo a segno un 2-12 che l'ha portata avanti fino al 42-45. Le giocate di Torres e Davison hanno costretto Bucchi a decidere di schierare i quattro piccoli per contenere la dinamicità dei mori partenopei. Mossa azzeccata che ha riportato la Lottomatica in galleggiamento. 59-57 prima dei 10' decisivi. Dove Napoli è andata ancora avanti, 61-63, con Rajola, prima che Myers chiamasse l'ultimo sforzo dei suoi. Suo il 67-65 e suoi i deliziosi assist che hanno innescato Santiago. Il quinto fallo del numero 10 ha dato fiducia a Napoli ma Bucchi ha ritrovato in Bonora e Righetti due scudieri a cui affidarsi. 71-69 ad un minuto dalla fine e via alla rumba dei tiri liberi. Parker ne ha messo dentro uno solo, 72-69, imitato da Greer. Anche Righetti s'è allineato ai due prima di quelli decisivi di Jenkins, che alla fine di una partita pasticciata ha comunque messo la firma sul successo. GLI ALTRI RISULTATI Benetton-Viola 73-74 Oregon-Skipper 77-74 MPS-Metis 73-65

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