Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Sky, il calcio in tv sotto lo stesso tetto

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

La società che fa capo per l'80,1% a News Corp e per il 19,9% a Telecom Italia, ha visto la luce da appena dieci giorni ma ha già progetti ambiziosi per il futuro. Un futuro prossimo, visto e considerato che la programmazione di Sky (il cui presidente è il magnate australiano Rupert Murdoch) sarà operativa da quest'estate. La nuova televisione a pagamento è stata presentata ieri a Roma alla presenza dell'Amministratore Delegato Tom Mockridge, del direttore Generale Osvaldo De Santis e di David Bouchier, Direttore del Prodotto di Sky. «Siamo pronti a raccogliere l'eredità di Stream e Telepiù - ha dichiarato Mockridge -. La nostra offerta comprenderà una vasta gamma di canali dedicati al cinema, all'intrattenimento, alle news, ai documentari ed allo sport». Proprio lo sport (il cui direttore è Giovanni Bruno) sarà, nelle intenzioni di Sky, il fiore all'occhiello dell'azienda. «Sappiamo l'importanza che in Italia ricopre il calcio. Proprio per questo stiamo lavorando per farci trovare pronti a settembre, quando inizierà la nuova stagione. Avremo due canali satellitari che si occuperanno solo di sport, poi ne offriremo anche uno interattivo, come già accade in Gran Bretagna». Attualmente Sky detiene i diritti di Lazio, Roma, Parma, Udinese, Bologna, Inter, Milan e Juventus. Le altre squadre, comprese quelle di serie B, al momento sono sotto il controllo del nuovo consorzio della Lega (la piattaforma digitale «Gioco Calcio»). Ma l'intenzione di Sky è quella di acquisire i diritti di tutti i club, o almeno di quelli che militano in massima serie. «Questa è la nostra volontà - dichiara Mockridge - e siamo già in trattativa. Offrire tutte le partite di serie A rappresenta un passo fondamentale per dare qualità al nostro prodotto. L'obiettivo è quello di raddoppiare il numero degli abbonati di Stream e Telepiù in tempi relativamente brevi». Poi un accenno sulla pirateria, una delle cause del flop dei due «vecchi» canali satellitari. «Posso affermare che in Italia, forse più che in altri paesi europei, il fenomeno è molto diffuso. Recentemente però sono stati compiuti passi da gigante. Attualmente la pirateria è quasi del tutto sconfitta». Infine l'Amministratore Delegato fa una rettifica sulle voci di una presunta epurazione di giornalisti e addetti ai lavori. Anzi rilancia. «Tutto falso. Ci saranno invece nuove assunzioni».

Dai blog