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di FABRIZIO MARCHETTI ORE DECISIVE.

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Il futuro della Lazio è a un passo dalla svolta. Si tratta con il consorzio di garanzia, Mediocredito centrale, si cerca l'accordo sul sovrapprezzo delle azioni con la Cirio, e si attende il Cda di giovedì per avere un quadro completo sul rilancio biancoceleste. Stavolta le sensazioni sono positive e autorizzano ottimismo. L'attuale management, dopo aver depositato alla Consob l'accordo quadro sugli stipendi, sta definendo i dettagli chiamati a lanciare l'aumento di capitale. Subito dopo, e comunque entro l'arco di un mese, dovrebbe entrare in scena Vittorio Merloni, che attraverso la Finanziaria di famiglia, dovrebbe diventare azionista di riferimento della Lazio. L'ipotesi lievita in modo concreto: l'amministratore delegato Luca Baraldi ora attende un segnale dalle banche (convulsi i colloqui con Livolsi, advisor Cirio) per definire il prezzo di collocamento delle azioni. Giovedì sarà fissata la forbice ideale: un tetto massimo e un limite minimo sul sovrapprezzo voluto dalla Cirio. Si parte dallo 0,02 fissato a metà febbraio e le indicazioni lasciano supporre che non si andrà oltre lo 0,15, con accordo possibile tra gli 0,10 e gli 0,12. L'ultima assemblea degli azionisti ha delegato la decisione al Cda: nel caso in cui non si riuscisse a dipanare l'intricata matassa entro giovedì se ne riparlerà nella prossima settimana, con un altro, apposito consiglio. Consiglio decisivo La società (che ieri si è spostata nella nuova sede di Via Borgognona, dove mercoledì sarà presentata la Fondazione Lazio, il progetto studiato dal vicepresidente Roberto Pessi) vivrà una settimana importante. Dopo l'incontro di ieri tra Baraldi e le banche, dopodomani ci sarà un Cda fondamentale, chiamato a deliberare l'approvazione del piano industriale e della trimestrale. Per il futuro, oltre all'investitura di Vittorio Merloni, re degli elettrodomestici, nelle ultime ore è lievitato il nome di Stefano Ricucci, immobiliarista, che potrebbe partecipare alla ricapitalizzazione, prendendo una quota del pacchetto azionario. Ricucci è nell'orbita Capitalia ed è uno dei personaggi rampanti vicini a Geronzi. Il mercato Piace sempre Di Canio (che ha chiuso con il West Ham), non si dimentica Signori, idea scambio tra Pancaro e Pasquale, almeno secondo i sussurri di radio mercato provenienti da Milano. La società, a margine delle vicende legate al futuro, pensa alla prossima creatura da consegnare a Mancini. Si farà un ultimo tentativo per trattenere Stam, si attende il «sì» di Couto per impreziosire di contenuti quel piano stipendi già depositato alla Consob e alla Federcalcio e si cerca di dirimere il nodo-Corradi. La punta finirà quasi sicuramente alla Juve, che offre Di Vaio e mette sul piatto anche uno tra Maresca e Blasi per arrivare a Stam. Per l'attacco i nomi sono quelli di Cruz, Toni e Bonazzoli. Capitolo-ritiro: Riscone di Brunico sembra voler concedere la priorità all'Inter e allora la società è pronta a scegliere Vigo di Fassa. Ora però la Lazio vuole vincere la partita più importante. Fuori dal campo.

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