Champions League Euroderby da ottantamila: si decide la prima finalista (20.45, Canale 5)

Inter e Milan si giocano l'accesso alla finale di Manchester. Per entrambe le squadre si tratta dell'ultima occasione per non deludere anche quest'anno. In casa Milan, la vigilia è agitata dall'infortunio del portiere Dida e dalla posizione di Carlo Ancelotti che, a detta di molti, potrebbe saltare a fine stagione in caso d'insuccesso. Un po' la stessa situazione di Hector Cuper, sul quale incombono le ombre dei vari Mancini, Capello e Zaccheroni, praticamente dallo scorso inverno. Il tecnico rossonero, per il momento, non ne vuole sapere dell'ipotesi-esonero: «La mia situazione è chiara: ho un contratto fino al 30 giugno 2005» ha spiegato in conferenza stampa. Le attenzioni di Ancelotti, in questo momento, sono esclusivamente rivolte alla sfida di stasera, dove con ogni probabilità si vedrà un Milan d'attacco: «La squadra scenderà in campo per attaccare: cercheremo di fare la nostra partita, questa volta ci giochiamo parecchio». Alla luce della sfida di sabato scorso con il Brescia, sembrerebbero abbastanza delineate le scelte del tecnico, soprattutto in considerazione delle prove opache di Serginho e Rivaldo. Ancelotti, invece, a sorpresa annuncia: «La gara di Brescia, non mi ha lasciato perplessità sui singoli. Rivaldo? Potrebbe anche partire titolare e anche Serginho, aggiungo». Forse si tratta più semplicemente di pre-tattica. Per quanto riguarda Serginho, Ancelotti dovrebbe mandarlo in campo certamente, ma solo nella ripresa, quando troverà un'Inter meno brillante (cosa abituale per i nerazzurri di questi tempi). Per Rivaldo, invece, la situazione è diversa. L'ex campione del Barcellona ha deluso nuovamente e il fatto che Ancelotti lo abbia fatto giocare 90', con Inzaghi a riposo assoluto e Shevchenko in campo solo negli ultimi minuti, lascia presagire che l'attacco sia ben definito: Sheva e Inzaghi in campo dal 1'. In extremis, Ancelotti perde Dida: il portiere brasiliano sabato scorso a Brescia si è procurato una frattura composta al pollice della mano sinistra. L'estremo difensore si era presentato ieri mattina a Milanello con il dito steccato. Nel tardo pomeriggio arriva la conferma dell'indisponibilità: al suo posto difenderà i pali Abbiati. In casa Inter, sfumata ogni possibilità di rivedere Bobo Vieri in campo, o perlomeno in panchina. Il centravanti anche ieri mattina ha provato, ma Cuper (stasera per lui gara numero 100 sulla panchina dell'Inter), d'accordo con lo staff sanitario, ha deciso di non rischiare. Recuperato invece Francesco Coco, che a questo punto potrebbe anche scendere in campo dal 1'. Il laterale sinistro si era fatto male proprio nella gara d'andata per via di una brutta entrata di Seedorf al ginocchio. Cuper, a questo punto, deve ancora decidere se affidarsi a una difesa a 3, come nella gara di mercoledì scorso oppure tornare al modulo a 4. Inoltre in attacco, rimane il ballottaggio per chi affiancherà Crespo tra Recoba e Kallon. L'argentino è più che mai consapevole della posta in palio, sapendo che il mancato raggiungimento della finale, gli costerebbe il posto: «è la gara più importante della mia carriera: ne ho vissute altre di molto importanti, ma non erano dei derby. Milan ko a Brescia? Non credo si tratti di un vantaggio per noi». L'Inter, in attesa del verdetto del campo, può aggrapparsi alla cabala: infatti nelle 7 precedenti occasioni nelle quali la gara d'andata si era conclusa 0-0 fuori casa, i nerazzurri si sono qualificati 6 volte. L'arbitro invece, Gilles Veissiere, non ricorda nulla di buono. Con il francese, 44 anni a settembre, internazionale dal 1992, i nerazzurri vantano 3 precedenti (2 pareggi e 1 sconfitta). In particolare, nel pareggio 1-1 con il Manchester United (Champions League, marzo 99'), l'Inter recriminò la mancata assegnazione di un rigore per un fallo su Zamorano. 3 i precedenti anche con il Milan (2 vittorie, 1 pareggio). Fece scalpore l'ammonizione inflitta a Massimo Amrosini nella gara con l'Hertha Berlino di 3 anni fa, poiché il centrocam