Nesta guida l'assalto del Milan L'urlo del difensore. «Niente scherzi, ci giochiamo un pezzo di storia»

No, non esagera Massimo Ambrosini. Anzi, il centrocampista del Milan rende alla perfezione l'importanza di un derby che in passato, pur nella gloriosa storia calcistica delle stracittadine, non ha mai contato così tanto: in palio c'è la finale della Champions League (arbitrerà Veissiere). E, quasi quasi, si potrebbe pensare di aver già fatto il proprio dovere arrivando a disputare una partita del genere: «Ma questo ragionamento lo farà chi perde - risponde deciso Ambrosini - e non vogliamo essere noi. Perdere vorrebbe dire non completare il cammino meraviglioso, e forse irripetibile, che abbiamo fatto. Se uno si accontenta anche solo di essere arrivato fin qui, merita di uscire». La sconfitta di Brescia, che s'è aggrappata a un grande Appiah (e alle solite invenzioni di Roberto Baggio) per stendere le velleità rossonere, non ha di certo aiutato il Milan a preparare il derby di Champions League: «È vero, arriviamo a questo derby con un po' di delusione per Brescia - ammette Ambrosini -, ma anche con estrema fiducia e concentrazione. Siamo consapevoli della brutta prova offerta a Brescia, una prova che però non deve scaricarci e che soprattutto non deve annullare tutto ciò che di buono abbiamo fatto in Champions. Se ripetiamo le stesse prestazioni che ci hanno portato fino alla semifinale, meritiamo di andare avanti ancora: cioè di centrare il traguardo finale». «L'Inter è una squadra imprevedibile - ha aggiunto Alessandro Nesta - che riesce a farti gol quando magari sta subendo sul piano del gioco. Basta guardare la gara di andata, quando a momenti ci segnano proprio alla fine con Crespo. Sarà comunque una partita equilibrata, ma giocata più a visto aperto rispetto all'andata. E soprattutto stavolta non si potrà dire ci rifacciamo alla prossima, qui alla fine o si ride o si piange». Chiaro ed eloquente: Nesta lancia la volata al Milan.