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L'Inter si aggrappa a Crespo Il bomber: «Mi basta una palla-gol». Vieri corre e pensa a Manchester

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Bobo-gol lavora in silenzio e romba solo quando, al volante della sua nera Porsche Cayenne, esce per ultimo e si allontana senza fermarsi né dai giornalisti, né dai tifosi al cancello. C'è da capirlo, l'ipotesi di vederlo in campo contro il Milan, non esclusa da Cuper, è una mossa da «guerra dei nervi» buona solo per non regalare con troppo anticipo un'informazione tattica. Lo sa anche Hernan Crespo, consapevole di doversi assumere in prima persona il compito di pungere la difesa rossonera. D'altra parte è lui, l'argentino, il «re di coppe» nerazzurro in questa stagione e, seppure non ancora al 100% dopo l'infortunio, è pronto a confermare questo suo ruolo. «Bobo - dice Crespo - non dobbiamo caricarlo di troppe responsabilità. Se ce la fa bene, altrimenti noi dobbiamo fargli il regalo di pilotarlo guarito alla finale di Manchester. Lui, adesso, curi il suo ginocchio». Crespo archivia il campionato con uno sportivo omaggio ai bianconeri che è insieme un'orgogliosa difesa della stagione della sua squadra: «Loro sono stati bravi, in certi momenti molto bravi, è giusto così. Lo scudetto non l'abbiamo perso noi, l'hanno vinto con merito loro». Adesso c'è da guardare a un'altra sfida quella di questa particolare conclusione della Champions che presenta ormai Milano in finale. Quale Milano lo si deciderà domani. «Vado a una festa sono orgoglioso di essere un attore in un grande spettacolo, anche se queste sono partite complicate per una punta che deve far diventar buone anche le palle meno buone. Ecco, se dovessi esprimere un desiderio, o dire quello che mi è mancato nella gara di andata, direi che sogno una palla gol».

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