Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Gibernau vola anche a Jerez, Capirossi insegue

default_image

Solo quarto Rossi. Male Biaggi dodicesimo. In 250 dominio Aprilia. Oggi si decidono le griglie

  • a
  • a
  • a

Reduce dalla pole e dal successo di Welkom, lo spagnolo è stato il più veloce della classe MotoGP anche in una prima giornata di prove di un Gp di Spagna che ha visto sonnecchiare, tra sbadigli e lamenti, gli azzurri. Terzo alle spalle di Tohru Ukawa s'è piazzato Loris Capirossi, quarto Valentino Rossi e solo 12/o Max Biaggi. Con un unico comun denominatore: quello di una messa a punto dei mezzi che ne ha condizionato, pur con diversi pesi e misure, la resa in pista. Una cosa di cui non è sembrato curarsi minimamente Gibernau, per la prima volta in sella alla Honda RC211V ufficiale lasciatagli, col beneplacito della Casa di Tokio, in eredità dallo sfortunato compagno di squadra Daijiro Kato. Sete s'è dichiarato entusiasta. La nuova moto, nonostante sia una cavalcatura ancor tutta da scoprire e modellare secondo le sue esigenze di guida, gli ha consentito di mandare in delirio il pubblico spagnolo. Non ha lesinato energie il pilota catalano, finendo non solo in testa alla graduatoria dei tempi, ma anche fuori pista.Sbavature che Gibernau dovrà limare per confermarsi in pole nell'ultima e decisiva sessione cronometrata. In buona vena è apparso anche Ukawa, in sella ad un'altra Honda ufficiale, mentre Loris Capirossi ha faticato per piazzarsi terzo e migliore degli azzurri. Non soddisfatto della ciclistica della sua Ducati, il romagnolo è apparso convinto di poter far meglio. Analogo discorso per Valentino Rossi. Il pesarese, quarto, ha lamentato problemi di assetto alla sospensione anteriore che non gli hanno consentito di esprimersi come avrebbe voluto su un tracciato che ama particolarmente e dove, unico pilota al mondo, è stato capace di vincere un Gp in tutte le classi di cilindrata. Ma chi più di tutti ha avuto da ridire è stato Max Biaggi, precipitato in un 12/o posto che indubbiamente non rispecchia le sue potenzialità. Il romano ha lamentato seri problemi col dispositivo elettronico che regola la frenata della sua Honda clienti e, soprattutto, la frizione. Un inconveniente ingigantito dal gran numero di brusche frenate che impone la guida sul tortuoso circuito andaluso. Così mentre Gibernau ha definito un altro pianeta la Honda ufficiale che s'è ritrovato tra le mani dopo la scomparsa di Kato, Biaggi ha iniziato a lanciare qualche frecciatina al suo team manager, lo spagnolo Sito Pons, con la speranza di ottenere dalla Casa dell'ala dorata un occhio di riguardo. Gli azzurri non hanno brillato eccessivamente neppure nelle altre due classi di cilindrata. Nella quarto di litro la pole provvisoria l'ha firmata il francese Randy De Puniet, capace di battere il bresciano Franco Battaini e il sammarinese Manuel Poggiali. Pur reduce dall'infortunio di Welkom, lo spagnolo Toni Elias ha completato una prima fila provvisoria interamente targata Aprilia. Quinto s'è piazzato il torinese Roberto Rolfo con la prima delle Honda. Nella minima cilindrata l'iberico Pablo Nieto ha realizzato il giro più veloce precedendo il sammarinese Alex De Angelis. Hanno completato la prima linea Daniel Pedrosa e il veneziano Lucio Cecchinello. Nonostante una tonsillite e la febbre, il diciassettenne forlivese Andrea Dovizioso s'è classificato buon quinto. Da segnalare anche il settimo miglior tempo spiccato dal viterbese del Team Abruzzo Stefano Perugini mentre il trevigiano Gino Borsoi ha concluso decimo. Quindici le cadute registrate nella prima giornata di prove. Le conseguenze più serie le ha riportate l'argentino Sebastian Porto, vittima di un lieve stato commotivo.

Dai blog