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Toni o Cruz per il dopo Corradi

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Il Parma chiede Giannichedda e offre Bonazzoli. Lopez si avvicina al Valencia, Mendieta al Barcellona ma se ne riparlerà solo dopo il 10 giugno. La Lazio veleggia verso il futuro con un occhio al mercato e uno, interessato, all'evoluzione della situazione societaria. Il 15 maggio si riunirà il Cda, il giorno prima probabile conferenza stampa per lanciare il progetto Fondazione Lazio, voluto fortissimamente dal vicepresidente Pessi e sposato dalla Curva Nord. Insomma l'attuale management, dopo il fondamentale traguardo tagliato da Baraldi sul piano-stipendi, lavora alacremente per garantire un futuro alla prima società della Capitale. E qualcosa ora si muove davvero. Nomi nuovi, insomma, chiamati a rilanciare la società. Capitalia avvolge le novità nel mistero, per una saggia questione di opportunità: motivi borsistici, chiamati a non far oscillare il titolo alla vigilia dell'importante aumento di capitale e dell'inevitabile virata. L'accordo con la Cirio, per il prezzo di collocamento oscilleràinfine intorno ai 0,10-0,12 euro. Rispunta Ricucci Baraldi ha annunciato che entro poche settimane si conoscerà il nome del nuovo proprietario della Lazio. Nelle ultime ore è tornato d'attualità il nome di Ricucci, impenditore romano simpatizzante biancoceleste. Una quota minoritaria sarebbe stata assegnata proprio a lui mentre sembra quasi certo l'ingresso di Merloni che trasformerà il suo credito di 38 milioni con la precedente gestione, in azioni biancocelesti. Ricucci a parte, sono sempre in corso contatti con Ligresti (entrerebbe se ci sarà la possibilità di costruire un nuovo stadio oppure se ci fosse la possibilità di gestire l'Olimpico), Gnutti e Colaninno. Oggi dovrebbe esserci l'attesa fumata bianca del portoghese che andrebbe ad aggiungersi ai suoi diciotto compagni che hanno sottoscritto il piano Baraldi. Il giovane Matzuzzi, in forza al Gubbio, firmerà nel pomeriggio, ma la sua posizione è ininfluente per l'approvazione del piano che è stato già consegnato alla Consob. Intanto è stato fissato per il prossimo 15 maggio il CdA che dovrebbe dare l'ok all'aumento di capitale da 110 milioni di euro. E il nuovo scioglilingua della società biancoceleste, Longo-Pessi-Baraldi, vola spedito verso quel progetto concepito per integrare la Polisportiva e dar voce alla Curva. «Faccio tutto questo per amore della Lazio», ha sottolineato con passione e orgoglio il vicepresidente Pessi. Corradi verso la Juve Il numero otto biancoceleste è a un passo dalla Juve che ha superato la concorrenza di Milan e Roma. Nella contropartita dovrebbero entrare due tra Maresca, Zalayeta e Di Vaio. L'ex attaccante biancoceleste potrebbe arrivare in comproprietà ma la dirigenza biancoceleste dovrà trovare un compromesso sull'ingaggio, considerando la politica di riduzione dei costi varata negli ultimi mesi. Le alternative più credibili al centravanti senese sono quindi rappresentate da Julio Cruz, ariete del Bologna, e Luca Toni, centravanti del Brescia. La Lazio si guarda intorno, segue Kosowsky del Wisla e Rochemback del Barcellona, mentre il Parma ha proposto uno scambio tra Giannichedda e Bonazzoli. E ieri nuova puntata per il rinnovo di Stankovic: incontro con Fioranelli per blindare il serbo fino al 2008. Accordo possibile intorno a 2 milioni e 150 mila euro. La rinuncia a Corradi potrebbe schiudere la conferma del serbo.

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