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Match senza storia ma per l'azzurro non sarà facile battere anche Federer. A sorpresa Kafelnikov elimina Moya. Avanzano anche il tedesco Schuettler e il croato Ljubicic

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Volandri aveva già battuto il suo avversario di ieri, il ceko Radek Stepanek, a Montecarlo ma non è facile ripetere un successo quando le differenze non sono molto grandi. Inoltre si trattava di verificare come Volandri avrebbe reagito alla pressione determinata dal fatto di essere l' ultimo rappresentante italiano nel torneo e di costituire una polizza di assicurazione per le fortune anche economiche della manifestazione. Pur essendo stato in svantaggio di un break sia nel primo che nel secondo set Volandri ha saputo reagire molto bene. Dall'1 a 3 del primo set ha infilato cinque giochi consecutivi, lo stesso ha fatto dal 2 a 4 del secondo set quando, come il giorno prima contro Sluiter, ha annullato una delicata palla per il 2 a 5 chiudendo in un'ora e 26 minuti. Stepanek lo ha aiutato, insistendo in una tattica suicida come si è dimostrata quella di cercare con insistenza la palla corta ed infine commettendo due doppi falli consecutivi sul 4 pari del secondo. In ogni caso sono incoraggianti ed evidenti i progressi di Volandri. L'incisività e la sicurezza dei due colpi da fondo è migliorata, rimane il servizio da mettere a punto. Per il momento Volandri si accontenta di migliorare la percentuale delle prime palle ma per farlo deve rinunciare a cercare qualche punto con la prima. Oggi Volandri trova lo svizzero Federer, che ieri ha concesso solo due giochi allo spagnolo Robredo e che rimane la migliore alternativa ad una vittoria di un giocatore spagnolo. A questo proposito la minaccia di una finale tra Moya e Ferrero è stata sventata dal russo Yevgenyi Kafelnikov che ha miracolosamente trovato una giornata di grazia ed ha battuto Moya in due set in quella che è stata, fino a questo momento, la miglior partita del torneo. Sul talento di Kafelnikov, uno dei pochi giocatori che negli ultimi anni ha saputo aggiungere al titolo del Roland Garros (terra battuta) quello di un'altra prova dello Slam, nel suo caso l'Australian Open. Ieri il campione russo ha dimostrato una buona vena fin dall'inizio. Ha vinto il primo set ed è andato in vantaggio per 3 a 0 nel secondo set ma per conquistare il game del 4 a 1 che ha richiesto 22 punti ha speso molte energie. E' comunque arrivato a servire per il match sul 5 a 4 ma è stato poi costretto al tie-break. Consapevole che un terzo set sarebbe stato per lui proibitivo (in conferenza stampa ha detto che era pronto a giocare un terzo set, ma questa è un'altra storia) ha giocato con molto coraggio, ha preso ni rischi necessari ed ha chiuso per 7 punti a 4. Oggi Kafelnikov troverà l'olandese Verkerk dal quale è stato sconfitto nella finale del torneo di Milano e che ieri ha confermato la vittoria su Roddick, battendo anche il finlandese Nieminen. «Sono sorpreso dai suoi progressi, ha detto Kafelnikov del suo avversario odierno. A Milano non mi ha fatto giocare, spero che sulla terra sarò capace di rispondere qualche volta». Tra i protagonisti del torneo ci sono anche il tedesco Schuettler ed il croato Ljubicic. Schuettler, il sorprendente finalista dell'Australian Open, ha battuto in due set il solido ceko Novak mentre Ljubicic ha spezzato con il servizio ed altri colpo d'attacco la regolarità dell'argentino Coria. Finalmente ieri si sono viste le tribune del Foro Italico abbastanza piene. E' evidente che se il torneo maschile fosse stato preceduto da quello femminile avremmo avuto gente fin dalla prima giornata ma questo è un errore che siamo destinati a pagare ogni anno da quando abbiamo ceduto ai tedeschi la nostra data. E' vero che siamo stati rimborsati con 400 mila dollari, ma si è trattato di una cifra una tantum mentre il danno è permanente.

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