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LIPPI PENSA A RIBALTARE IL 2-1 DEL BERNABEU

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«Ora il Real Madrid ha paura»Ronaldo salta il ritorno per uno stiramento al polpaccio. Rientra Raul

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La Juve del giorno dopo è un insieme di facce gonfie di sonno (rientro in Italia alle 3 del mattino) e di rimpianti legittimi. La soddisfazione di aver tenuta aperta la porta della finale dell'Old Trafford nonostante assenze e acciacchi non basta a rincuorare l'anima «perchè quando si perde non si può essere contenti». Ma un 2-1 così, coadiuvato da una beffa arrivata da lontano (il sinistro di Roberto Carlos), è comunque sufficiente ai bianconeri per convincersi che quel «mostro» a volte può essere ridimensionato e ferito se c'è, nel chi lo affronta, fiducia, convinzione e rispetto. «Abbiamo concesso al Real solo mezz'ora di sfuriata ma eravamo pronti a soffrire - rilegge il match Lippi -. Poi siamo entrati in partita anche noi. Peccato per quel gol nella ripresa, nel ritorno però c'è piena fiducia». Anche perchè, dal catino madrileno, serviva segnare un gol per vivere meglio la sei giorni che separa dal return-match e dimostrare che in casa dei Fenomeni si può giocare una partita tutt'altro che arroccata sulle barricate del catenaccio. Sull'invenzione di Trezeguet («Una delle reti più importanti della mia carriera») la Juve si costruirà la sua rivincita che dovrà essere, come suggerisce il francese, «pensata e non di certo giocata solo con le gambe buttandoci tutti avanti a cercare il gol». Per David la Juve - vista dai centomila del Bernabeu e dai 12,5 milioni di telespettatori di Canale 5 (ascolti da... Nazionale) - ha conquistato adesso il pieno rispetto del Real anche per il gioco espresso e non per il solo risultato poco confortante per gli spagnoli e questo è già un segno di vittoria, comunque un elemento per studiare adeguate strategie: «Loro verranno a Torino non per difendersi ma per praticare il loro gioco offensivo, quindi dovremo rispondere colpo su colpo. In fondo non abbiamo niente da perdere e loro sono i favoriti». Lo saranno anche senza Ronaldo. Il brasiliano con gli infortuni non conosce tregua. Uscito mercoledì dal campo al 50' il Fenomeno dovrà stare fermo almeno dieci giorni per la rottura fibrillare di primo grado al polpaccio destro. Mercoledì niente semifinale di ritorno per lui, e in casa Real si stringono sempre più i tempi per il rientro di Raul. «Dobbiamo ripartire dal secondo tempo. Anche se sarà dura - ammonisce Del Piero - dovremo fare ancora meglio».

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