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Lazio, a giugno arriva la nuova proprietà Partecipazioni intorno al 30% per evitare l'Opa. Prezzo di collocamento: accordo possibile a 0,12 euro

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Stavolta con una carta importante in mano. Il nuovo management ha tagliato ieri ufficialmente il primo traguardo, consegnando alla Consob e alla Federcalcio l'accordo quadro con i giocatori: 18 «ok» che valgono un'investitura importante. Stipendi in azioni (5 o 4 mesi tutto è legato all'epilogo del campionato e all'eventuale raggiungimento della Champions League, titoli bloccati per otto mesi), più la decurtazione del 45% degli emolumenti a partire dalla prossima stagione, con la cifra che sarà corrisposta a partire da luglio 2005, spalmata in 36 mesi. Un'intesa rivoluzionaria, che permetterà alla società di risparmiare circa 25 milioni di euro e ai giocatori di partecipare anche a a un aumento di capitale (da circa 13 milioni) destinato a partire entro il 20 dicembre 2003. Oggi, con una deroga, si aggiungeranno al gruppo anche Couto e Matzuzzi: e la società si è riservata poi la possibilità di negoziare possibili accordi integrativi con Stankovic. La saggia acrobazia economica ha di fatto incastonato il primo tassello nell'opera di rilancio che entro fine giugno dovrebbe partorire, salvo ribaltoni, la nuova proprietà. Di fatto sarà una cordata, economicamente facoltosa, guidata da Vittorio Merloni. Ieri il re degli elettrodomestici, impegnato a Fabriano nell'assemblea dell'azienda omonima, ha scherzato così: «Quando entro nella Lazio? Adesso vado a firmare, c'è il notaio con Cragnotti al piano di sopra con i quali farò il passaggio delle azioni...». Una battuta, certo, che rende però il senso dell'attuale situazione. Merloni potrà far valere il credito da 38 milioni vantato nei confronti del club e tramutarlo in ricapitalizzazione. Automatica. La sua partecipazione oscillerà intorno al 30%: un escamotage che eviterà l'offerta pubblica d'acquisto (Opa). Insieme a Merloni dovrebbe entrare anche Colaninno (ora impegnato nella scalata alla Piaggio) e Ligresti, sempre interessato alla costruzione dello stadio (contestualmente al settore immobiliare). L'ipotesi alternativa parla di Angelucci, si tratta anche per un possibile coinvolgimento di Gnutti: Capitalia, infine, aumenterà la propria percentuale nel pacchetto azionario biancoceleste. L'istituto guidato da Geronzi è pronto a erogare un prestito decennale per favorire l'ingresso della cordata: in via di definizione l'accordo con l'erario per la rateizzazione (addirittura quindicennale) del debito. E Baraldi guarda al futuro con ottimismo: «Tra 40 giorni tutto sarà più chiaro». La prossima settimana Cda (la data sarà definita lunedì) e possibile accordo con la Cirio sul prezzo di collocamento (intesa a circa 0,12 euro). La salvezza, insomma, non è più un semplice miraggio.

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