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IL RICORDO DI LIEDHOLM: «QUEL GIORNO A GENOVA ACCADDE DI TUTTO»

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A Liedholm, però, interessava poco, tanto che entrò nel vecchio Marassi di Genova col piumone sociale addosso. La sua ovviamente era una scaramanzia come tante, tipica del personaggio, che proprio quel giorno non poteva lasciare nulla al caso. Alla Roma mancava un solo punto per vincere quello scudetto che Falcao aveva sempre promesso e che l'Ing.Viola aveva inseguito con una tenacia ed una capacità fuori dal comune. Il punto arrivò, con Pruzzo che segnò il gol dell'1-1 nello stadio dove era cresciuto e contro la squadra, il Genoa, che lo aveva lanciato nel grande calcio. La Roma era Campione d'Italia e al fischio finale di D'Elia il prato si riempì di gente e di bandiere giallorosse e rossoblù accomunate in un unico tripudio. "In quel momento accadde di tutto" ci racconta mister Liedholm, la cui felicità per quella vittoria gli si legge ancora negli occhi "I tifosi mi urlavano ringraziamenti e parole affettuose di ogni tipo e mi portarono in trionfo regalandomi sensazioni uniche. A quel punto, però, uno di loro cadde vicino a me ed io, preoccupato per lui, mi feci mettere giù e con l'aiuto del massaggiatore Rossi riuscii a tirarlo fuori da una situazione pericolosa, con la folla che premeva. In seguito non ho più visto quel ragazzo, mi piacerebbe rincontrarlo. Al rientro negli spogliatoi, poi, vidi i miei giocatori che sembravano tornati bambini, tanta era la loro voglia di festeggiare la vittoria. A quel punto mi godetti il trionfo insieme a loro, tra scherzi, cori e secchiate d'acqua. Quello resta un giorno indimenticabile". La Roma vinse il campionato con 43 punti (3 in più della Juventus); il suo miglior marcatore fu Pruzzo con 12 gol, mentre gli unici sempre presenti furono Tancredi e Vierchowod. Il capitano era Di Bartolomei, romano e romanista dalla nascita come B.Conti. Il leader Falcao. Con loro Nela, Ancelotti, Prohaska, Chierico, Iorio, Nappi, Maldera, Righetti, Valigi, Faccini, Giovannelli e Superchi. Nomi che recitiamo a memoria e che ancora oggi suscitano emozioni forti. Proprio come in quell'8 maggio di venti anni fa.

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