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di DANIELE DI MARIO MISSIONE compiuta.

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«Il primo set vinto in scioltezza? Volevo sbrigarmi per vedere il mio Milan». La butta sul ridere l'alfiere azzurro, poi, però, torna serio: «No, scherzi a parte, non pensavo né al Milan né a diventare numero uno in Italia. Volevo solo passare il turno. Ci sono riuscito. Nel primo set ho giocato bene, nonostante la visibilità non perfetta del Pallacorda al tramonto. Mi è andata bene. Nella seconda partita Sluiter ha iniziato a pressarmi e io sono stato bravo a recuperare due break, sull'1-3 e sul 2-4. Questo successo mi ripaga del duro lavoro che ho fatto». Oggi incontrerà Stepanek, già battuto a Montecarlo: «Ma lui sta giocando meglio. Io però sono in forma e posso farcela». Nulla da fare per Galimberti, battuto da Kafelnikov, non uno qualsiasi: «Ero stanchissimo. Ho giocato molto negli ultimi 15 giorni, ma ho fatto anche molti punti. Ora spero di poter giocare Roland Garros e Wimbledon».

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