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IL TECNICO: «IL CLUB NON PUÒ PENSARE AL MIO DESTINO, ORA DEVE RISOLVERE ALTRI PROBLEMI»

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Con il Chievo a tre lunghezze, ed un calendario meno favorevole rispetto a quello degli scaligeri, Mancio si dice fiducioso per il raggiungimento del traguardo finale. «Con due punti in più in classifica avremmo vissuto con maggiore tranquillità la parte finale della stagione». Così l'allenatore biancoceleste ha commentato l'ultima giornata ai microfoni della trasmissione La politica nel pallone del Gr Rai. «Ci resta la soddisfazione di aver disputato ancora una volta una grandissima partita contro la squadra che si appresta a vincere il secondo scudetto consecutivo, contro la quale avevamo meritatamente vinto nella gara di andata. È la stagione dei rimpianti? A guardare bene le premesse della stagione direi assolutamente di no, ma considerando ciò che sono stati in grado di fare i miei ragazzi in campo posso dire che un po' di rammarico ci può essere: questa squadra aveva tutte le carte in regola per potersi giocare lo scudetto». Il tecnico laziale spera di portare a termine un compito che strada facendo sembra essere diventato una missione. Le difficoltà societarie hanno minato il terreno della squadra per tutto l'arco della stagione, ma la capacità dei dirigenti biancocelesti sta guidando la società verso un approdo sicuro. «Non sono ancora in grado di poter fare previsioni - ha continuato Mancini - l'importante è che si trovi al più presto una soluzione per risolvere tutti i problemi. Sono sempre stato ottimista sulla possibilità che i calciatori aderissero al piano industriale. Adesso dobbiamo cercare di chiudere nel miglior modo possibile il campionato: a inizio stagione avremmo firmato per arrivare al quarto posto, ora dipende soltanto da noi. È necessario ottenere sette punti nelle prossime tre partite. Il nostro quarto posto è ampiamente meritato».

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