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Reggina in vantaggio dopo un quarto d'ora, poi la reazione della Roma che dilaga nella ripresa

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Orgoglio giallorosso

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Ma soprattutto, lo sbandamento dei padroni di casa riapre la corsa alla salvezza riaccendendo le speranze dell' Atalanta. E dire che la Reggina comincia la gara in maniera impeccabile, aggredendo gli spazi, giocando larga sulle fasce e pressando la Roma a centrocampo sino quasi a farla sparire. Logico, quindi, che a sbloccare il risultato sia proprio la Reggina grazie a una discesa sulla fascia di Falsini, bravo poi a servire indietro l' accorrente Bonazzoli (al suo terzo centro stagionale contro la Roma, i primi due con la maglia del Parma) che, appena dentro l' area, batte Pelizzoli con un preciso piatto sinistro. Che De Canio volesse vincere per allontanarsi dalla zona calda, confidando nell' aiuto dell' Inter, lo si intuisce già dalla lettura delle formazioni: Bonazzoli e Savoldi guidano l' offensiva. Ma il progetto tattico di De Canio dura poco: 10 minuti e Savoldi è costretto ad uscire per un problema ad un ginocchio. Lo sostituisce Bonazzoli. La Roma, priva di molti dei suoi campioni, a cominciare dal capitano Totti, non sembra capace di una reazione adeguata. Le controffensive capitoline si limitano a due tiri da lontano /27' e 31') di Emerson senza esito. Nella ripresa , però, la musica cambia. Capello non ci sta a perdere e scuote i suoi. I giallorossi prendono così il comando del centrocampo e cominciano a farsi intraprendenti anche senza rendersi particolarmente pericolosi. Almeno sino al 16', quando comincia il black-out amaranto. Su una contestata rimessa laterale per la Roma, il pallone arriva ad Emerson libero di mettere al centro dove Tommasi è bravo a deviare in tuffo alle spalle di Belardi. Il pareggio manda in confusione Nakamura e compagni che dopo appena due minuti vanno sotto: Emerson, lasciato incredibilmente solo in area, non ha difficoltà a battere il numero uno dopo la sponda di Cassano. Ed a conferma di un momento totale di confusione arriva, al 23', la terza rete romanista con una sfortunata deviazione nella propria porta di Vargas su rinvio di Franceschini. Sull' 1-3, ai padroni di casa saltano anche i nervi. Belardi insegue Cassano dopo un' azione personale del talento barese concluso con un pallonetto considerato offensivo dai padroni di casa. Segue battibecco con Mozart. La tensione di stempera subito per la decisione di Cassano di tirarsi fuori dalla mischia (forse temeva qualcosa?), chiedendo immediatamente il cambio. Soltanto sotto di due gol, la Reggina si scuote. Prima ci prova Bonazzoli (33'), ma Pelizzoli su oppone con bravura. Poi è la volta di Nakamura su punizione (47'). Ed il giapponese si conferma uno specialista centrando l' incrocio dei pali proprio dalla parte in cui si trova Pelizzoli. Protesi nel disperato tentativo di pareggiare, i calabresi potrebbero subire la quarta rete al 50': Montella scatta in contropiede, si fa tutto il campo di corsa e approfittando dell' assenza di Belardi (in ritardo nel recuperare la posizione dopo essersi portato nell' area avversaria in occasione di un calcio d' angolo) batte dal limite a colpo sicuro. Morabito, però, ci mette una pezza e la partita finisce così.

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