La nuova Rossa è già imprendibile

Con entrambe le macchine, naturalmente. Sul circuito di Montmelò, in Spagna, Michael Schumacher con la sua F2003-GA ottiene la 53/a pole della sua carriera, l'unico in terra di Spagna a scendere sotto il muro dell'1'18": 1'17"762 il tempo del tedesco, contro l'1'18"020 del suo compagno di squadra Rubens Barrichello, che con l'altra F2003-GA gli partirà al fianco. Dietro, molto dietro, tutti gli altri. La nuova Ferrari è sembrata semplicemente fantastica: velocissima nella velocità di punta (in fondo al rettilineo Barrichello è sfrecciato ai 325 km/h, Schumi ai 322 km/h, il più veloce degli avversari, Raikkonen, ai 316 km/h), reattiva nel tratto misto, maneggevole e nello stesso tempo potentissima. «È una macchina eccezionale» ha commentato Schumacher subito dopo la pole. «La sensazione che ho nel guidarla, se la devo riassumere, è una sola: è semplicemente più veloce di tutte quelle che ho avuto. «Abbiamo lavorato proprio bene e ci tenevamo. Volevamo curare ogni dettaglio per trovare l'assetto migliore, perchè questa macchina se lo merita. Ora siamo con due macchine in 1/a fila: era così che volevamo far partire la nostra bambina». Per Schumacher e Barrichello, però, non conta soltanto che la F2003-GA parta in prima fila. Per offrirle davvero un battesimo degno di lei, ciò che conta è portarla alla vittoria. E le possibilità ci sono tutte. «Sì, spero di vincere. Sarebbe bello cominciare la carriera della nuova macchina con una vittoria. Ma, attenzione. In gara non sarà così facile. Prevedo una gara lunga, molto dura e molto calda, e probabilmente ci saranno parecchie sbandate, parecchie scivolate». Motivo, il tipo di tracciato del circuito di Montmelò, davvero impegnativo per le gomme e l'aerodinamica al punto che i 65 giri previsti potrebbero stancare macchine e piloti davvero fino al limite delle loro capacità. «A Barcellona si vede se la macchina c'è oppure no - ha spiegato Schumacher -. Ma questa è anche la ragione per cui siamo ottimisti». Così come era ottimista per quanto riguarda la pole. Anzi, addirittura più che ottimista: «Non solo speravamo in questa pole - ha detto il tedesco - ma un pò ce la aspettavamo. Con la F2002 qui avevamo fatto bene e visto che la nuova macchina è più veloce della vecchia...». Una velocità, quella della F2003-GA, che ha sorpreso le 86 mila persone ieri presenti sul circuito di Catalunya: quella di punta in fondo al rettilineo finale ha toccato i 325 km/h (Barrichello). E pur essendo più veloce della F2002 la F2003-GA risulta più guidabile. «Anche perchè - ha spiegato il direttore tecnico, Ross Brawn - abbiamo verificato che la nuova monoposto consuma meno le gomme rispetto alla precedente». L'unica scuderia a tenere il passo della Ferrari, come previsto, la Renault: Fernando Alonso (3/o a 471 millesimi) e Jarno Trulli (4/o a 852) partiranno alle spalle dei due ferraristi. Lontani gli altri. Lontano Kimi Raikkonen, che con la sua McLaren-Mercedes partirà addirittura dai box perchè durante la sua qualifica ha sbagliato alla curva 7, è finito lungo e ha danneggiato sospensioni e pneumatici. I meccanici dovranno intervenire sulla monoposto, dunque niente parco chiuso, e partenza dalla pit lane. Deludente anche David Coulthard: con l'altra McLaren è solo 8/o, lontano 13 decimi da Schumi. Meglio di lui hanno fatto, nelL'ordine, la Bar di Jenson Button (5/o a 942), la Toyota di Olivier Panis (6/o a 1.049), la BMW-Williams di Ralf Schumacher (7/o a 1.244 millesimi). E Juan Pablo Montoya è solo 9/o a 1.615 millesimi. Un abisso dalle nuove Ferrari. In terra di Spagna sarà dunque un duello italo-francese: da un lato la più bella Ferrari di tutti i tempi, la F2003-GA che vuole, fin dal suo esordio, non far rimpiangere la Ferrari più vincente di sempre, la «vecchia F2002»; dall'altro la nuova Renault R23, apparsa in grande crescita sul circuito catalano, che richiede un g