Il Chievo ora punta alla Champions Piacenza, non basta Di Francesco
Gigi Cagni in settimana era stato chiaro: «Per noi domenica non sarà una partita, ma la gara dell'anno!». I suoi ragazzi lo hanno ascoltato, dando vita, almeno per un'ora, al miglior Piacenza, in versione trasferta, dell'anno. Al 6' buona occasione per Di Francesco che di testa non inquadra la porta da ottima posizione. Al 13' ci prova Maresca da 25 metri ma Ambrosio è bravo a deviare in angolo. I gialloblù sono molto confusionari con Corini e Perrotta che non riescono quasi mai a far ripartire i loro avanti. Ne approfitta il Piacenza che si fa ancora pericoloso al 19' quando un ottimo lancio di Maresca taglia la difesa dei gialloblu: Ambrosio è però bravissimo ad anticipare di piede De Cesare. Il gol è nell'aria ed arriva puntualmente al 31' quando De Cesare ruba palla a Mensah, servendo il vecchio «Tatanka» Hubner che sigla l'uno a zero. La rete viene però prontamente annullata da Messina che ha ravvisato un tocco di mano di De Cesare, nel momento del primo controllo. All'inizio del secondo tempo gli ospiti raccolgono il giusto premio per la loro ottima gara: Di Francesco sfrutta una respinta difettosa di Ambrosio, fino a quel momento impeccabile, e scarica in porta la rete della speranza. Il Chievo vacilla: Marchionni e Hubner hanno nel giro di tre minuti la palla del k.o., ma in entrambi i casi, soli davanti al portiere clivense, sprecano incredibilmente. Gol sbagliato, gol subito: alla prima occasione, il neo entrato De Franceschi è lesto ad insaccare su invito d'oro di Pellissier. Ma non finisce qui: ancora De Franceschi colpisce al volo di destro da posizione defilata dentro l'area di rigore con la palla che passa sotto le gambe di Orlandoni. Il Piacenza accusa i due colpi ravvicinati e Bjelanovic nel più classico dei contropiede chiude la partita.