Lazio all'assalto per riaprire il campionato (15, Stream)
La Lazio ospita la Juve all'Olimpico con la voglia di conquistare una vittoria che quasi certamente vorrebbe dire quarto posto, Champions League e venti milioni di euro minimo, vitali per la sopravvivenza del club. Ma contro i campioni d'Italia in carica e quelli futuri ci sarà poco da scherzare anche perché la squadra di Lippi, in caso di vittoria e di pareggio interista a Bergamo, potrebbe archiviare il ventisettesimo scudetto della sua storia. A tre giorni dalla supersfida contro il Real Madrid sarebbe un bel traguardo per la Juve chiudere il conto in campionato. Tant'è. Sarà quindi una grande partita come è sempre stato negli ultimi anni. E all'Olimpico (15, diretta Stream) i bianconeri in tre anni hanno raccolto briciole (solo un pareggio) finendo spesso battuti dalle magie di Veron e Liverani. Senza dimenticare le imprese biancocelesti al Delle Alpi che hanno fatto diventare quasi un incubo gli incontri della Juve contro la Lazio (anche all'andata una doppietta di Fiore regalò i tre punti alla squadra di Mancini). Il colpo di mano di Iuliano nel '97 (c'era anche allora Collina) e le stilettate al cuore di Henry sono le ultime immagini di gioia bianconera. Lippi vuole riprovarci, Mancini crede che l'eventuale colpaccio possa riaprire la volata scudetto, seppure in modo più teorico che pratico. Parla Mancini C'è grande serenità nella squadra nonostante le notizie arrivate ieri sul fronte societarie siano state contrastanti. L'allenatore della Lazio sottolinea l'importanza della sfida odierna che potrebbe dare alla sua creatura la spinta decisiva per centrare l'ingresso in Champions League: «La squadra è tranquilla, i giocatori hanno la mentalità giusta e questo non può che rassicurarmi. Scenderemo in campo per vincere, questa è la filosofia che ci ha sempre accompagnato: abbiamo rispetto per la Juve, una squadra che non conosce distrazioni ma siamo consapevoli della nostra forza. Se giochiamo come sappiamo allora abbiamo buone probabilità di battere i bianconeri. Il quarto posto? È il nostro traguardo, fondamentale per la squadra e la società. Comunque se riusciremo a vincere tutte e quattro le partite rimanenti ci sono buone possibilità di ottenere qualcosa di più. E pensare che Mancini da bambino era tifoso della Juventus: «Fino a 15 anni, poi a 16 ho iniziato a giocare in serie A e si fa il tifo per la squadra nella quale giochi. Il mio idolo? Bettega...». Corradi e Fiore Il tecnico biancoceleste prende anche posizione riguardo alla polemica sulla mancata convocazione degli juventini per la partita dell'Italia. La premessa, però, è d'obbligo: «Fare polemica con Trapattoni in questo momento è fuori luogo e sottolineo che sono sempre felice quando vengono chiamati quattro dei miei giocatori. L'unico appunto è che, magari, potevano giocare qualche minuto in meno...». Corradi e Fiore, infatti, sono tra i più stanchi, visto che il primo è stato in campo per 93', e il secondo per 70'. «Solo all'ultimo momento valuterò se sarà il caso o meno di farli giocare contro la Juventus», ha concluso il tecnico biancoceleste. Formazione Prove tecniche di tridente ieri a Formello. Mancini ha schierato davanti la coppia Corradi-Inzaghi mentre Lopez è arretrato sulla linea dei centrocampisti. Per ora è solo un'ipotesi, anche perché le condizioni del centravanti azzurro non sono ottimali e la linea mediana della Juventus suggerirebbe un atteggiamento tattico meno spregiudicato. Buone notizie dalla difesa dove ha recuperato Stam: l'olandese agirà sulla destra mentre al centro ci saranno Mihajlovic e Negro con Pancaro sulla sinistra al posto di Favalli, non ancora al top della condizione dopo l'infortunio di Milano. Tanti dubbi a centrocampo dove alla fine Castroman dovrebbe gestire al fascia destra, mentre la coppia Giannichedda-Stankovic avrà il compito di contrastare i dirimpettai bianconeri e di costruire il gioco. Come detto, a sinistra, spazio a Lopez con Inzaghi-Corradi davanti. Ma, come al solito, non si pos