L'OTTIMA Lazio di San Siro ha compiuto un altro passo importante per concretizzare il fondamentale obbiettivo ...
Com'è noto, però, l'impegno più gravoso la Lazio lo sta affrontando sul fronte societario. L'operazione è complessa, ma il tris d'assi cui sono state affidate le sorti del club, Longo, Pessi e Baraldi, ha senza dubbio le capacità per evitare il fallimento, anche se non mancano le incognite. Comunque, i dirigenti biancoceleti, con l'iniziativa di vendere i biglietti di Lazio-Porto ad un solo euro per donne e ragazzi, hanno fatto scoprire l'ovvio al calcio italiano, teso solo a spennare la sua clientela. Quei 70.000 accorsi all'Olimpico, e mai tanti ne aveva avuti la Lazio per una partita di Coppa, sono la dimostrazione che gli esosi prezzi abituali allontanano il pubblico, fra l'altro quello migliore, composto dai nuclei familiari, che va allo stadio per divertirsi e non per sfogare le proprie frustrazioni. Certo, un euro è un importo politico, pur se ha garantito un non disprezzabile incasso di 630.000 euro, praticabile solo in particolari occasioni. Ma una drastica riduzione del costo dei tagliandi d'ingresso, soprattutto per i posti più popolari, meriterebbe un approfondito studio da parte delle società, le quali, all'avvento della pay-tv, avevano garantito prezzi tali da invogliare la gente a frequentare le arene calcistiche. Una promessa, fra le tante, disattesa. Ma non è mai troppo tardi per una svolta dai sicuri benefici. Calendario azzurro Il buon Trap, per le convocazioni relative alla partita della Nazionale con la Svizzera, si è adeguato alle esigenze delle grandi società, impegnate, a metà della prossima settimana, nel turno di andata delle semifinali di Champions League. Nè avrebbe potuto fare altrimenti. In questo caso la colpa è esclusivamente di chi in Federazione allestisce il calendario delle amichevoli degli Azzurri. anche un bambino si sarebbe reso conto di quanto il 30 aprile fosse una scelta inopportuna. Non vi sono dubbi che vi sia un sovraffollamento di impegni, ma anche quanta superficialità nella gestione organizzativa della Nazionale. Di nuovo Fiorentina Commessi alcuni comprensibili errori, primo fra tutti la scelta di Vierchowod come allenatore, presto esonerato, Diego Della Valle, fra i più brillanti imprenditori italiani, ha mantenuto la sua promessa, centrando la prima promozione nella faticosa risalita verso la serie A della Florentia. Il secondo atto della sua gestione sarà quello di partecipare all'asta dei beni fallimentari della vecchia Fiorentina, prevista il 15 maggio, per appropriarsi di nome e marchio, che partirà da una base di 2 milioni e mezzo di euro. Ma non sarà il solo a presentarsi, con spregiudicate speculatori in agguato. Anche la tradizione ha un (discutibile) prezzo.