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I giallorossi piegano il Milan per 2-1 nell'anteprima della finale di Coppa Italia Grande prestazione del centrocampo di Capello. Vano l'ingresso di Inzaghi

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Diavolo di una Roma

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Il successo rende giustizia alla squadra di Capello che gioca meglio, fa la partita e «caccia» il Milan dalla corsa scudetto. Ai rossoneri resta la Champions e la Coppa Italia, dove in finale ci sarà ancora la Roma: questa Roma. Per Capello segnali positivi soprattutto per il futuro e tanto rammarico. Quello per aver sprecato una stagione, per aver ventidue punti di ritardo dalla capolista: nonostante i torti arbitrali subiti soprattutto a inizio stagione. Non è un caso se, nonostante la vittoria, Galliani esce tra gli applausi goliardici di un Olimpico composto per tutta la partita e che ha voluto dimostrare al Palazzo lo «stile» di Roma. Sorpresa Sartor Sarà che s'avvicina il periodo caldo del mercato e quindi i pezzi in vendita vanno messi in mostra. Sarà che Capello alla vigilia aveva detto che è ancora presto per gli esperimenti in vista della nuova stagione. Sarà, ma nella Roma che esce dal tunnel dell'Olimpico c'è una sorpresa. È Gigi Sartor, rispolverato per l'occasione nel ruolo per il quale la Roma lo aveva comprato un anno fa: quello di vice-Cafu. Per il resto è la Roma pronosticata alla vigilia, con il 3-5-2 che aveva iniziato la stagione. Roma, poi Milan La squadra di Capello gioca come meglio sa. Testa sgombra, nessuno stress e l'unica prerogativa è quella di far bella figura davanti all'Olimpico come sempre quasi pieno. Così, Totti e compagni partono a testa bassa e nei primi sei minuti arrivano per tre volte davanti alla porta difesa dall'ottimo Dida. Dacourt ci prova da fuori, poi Montella due volte e sempre lì pronto a «castigare» le distrazioni del numero uno rossonero. Ma il Milan c'è e tra le due squadre è quella che deve attaccare. Il primo affondo degli uomini di Ancelotti è al 9', quando Sheva sfugge per la prima volta a Panucci: l'ucraino però non trova la porta. È una buona partita, con le due squadre ben messe in campo. Il Milan che cerca di sfondare per vie centrali e la Roma che prova sulla destra affidando palloni a Sartor che parte bene. Al 14' Montella fa tutto bene, salta Maldini resiste al ritorno di Kaladze, ma sbaglia la botta a rete. È ancora Roma nove minuti dopo: la botta da fuori stavolta è di Dacourt, ma il francese tira centrale. È il momento migliore della squadra di Capello che sembra amministrare il gioco. Emerson prende praticamente a uomo Rui Costa quando oltrepassa la metà campo e Dacourt ha il compito di impostare. Totti ci prova Il capitano ha voglia e si vede. Gioca la palla di prima, nonostante sia marcato a uomo da Nesta col coltello tra i denti. L'ex laziale entra «pesante» un paio di volte, ma Paparesta lascia giocare. Bella la punizione battuta da Totti al 36', che costringe Dida al miracolo. Tre minuti e arriva la replica di Shevchenko. L'ucraino salta dietro a Panucci che sbaglia tempo sul traversone di Kaladze, ma di testa non trova lo specchio della porta. L'Olimpico ringrazia commosso. Ma la prima frazione di gioco si chiude ancora nel nome del capitano giallorosso. Bella discesa sulla destra del solito Sartor, palla nel mezzo per Totti che prova il capolavoro. La rovesciata al volo trova il pallone, ma non la porta di Dida: ma l'azione strappa lo stesso l'applauso alla Sud.

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