MOTOMONDIALE: OGGI SI DECIDE LA POLE DEL GP DEL SUDAFRICA (ITALIA1 ORE 14.00)
In ricordo di Daijiro i piloti hanno deciso di osservare un minuto di silenzio. Domani mattina, alle 13,35, tutti schierati davanti ai box con le loro moto. In pista tutto è ripreso con la solita velocità. Almeno dal punto di vista sportivo, con Valentino Rossi dominatore del primo turno di qualifica della MotoGP. Una pole provvisoria messa a segno solo all'ultimo giro dopo che Loris Capirossi e la sua Ducati l'avevano messa seriamente in discussione pochi attimi prima. Un ruggito, quello dell'imolese, di cui re Valentino non s'era neppure reso conto. Semplicemente perchè dai box della Honda nessuno aveva segnalato al pesarese il giro veloce di Capirossi. Così il campione del mondo in carica è riuscito a limare quel decimo e mezzo scarso nell'ultimo dei ventiquattro giri percorsi. Terzo s'è classificato lo spagnolo Sete Gibernau. Secondo miglior tempo nelle libere della mattinata, Max Biaggi è stato rallentato da un calo di potenza nel turno cronometrato, finendo sesto alle spalle del compagno di squadra Tohru Ukawa. Nella 250 la pole provvisoria l'ha intascata lo spagnolo Fonsi Nieto, capace di battere il sammarinese Manuel Poggiali e un sorprendente Franco Battaini mentre quarto di una prima fila provvisoria tutta targata Aprilia s'è piazzato il francese Randy De Puniet. Nelle prime prove ufficiali della classe 125 è tornato alla ribalta il giapponese Youichi Ui, quest'anno in forze al team bresciano Sterilgarda Racing. Il piccolo samurai è stato capace di battere con un margine di poco superiore ai due decimi di secondo lo spagnolo della Honda Daniel Pedrosa e Pablo Nieto. Intanto la Honda ha annunciato che verrà istituita una commissione indipendente per far luce sull'incidente mortale occorso al pilota giapponese Daijiro Kato. Dovrà condurre una minuziosa analisi sulla moto del ragazzo per chiarire le cause dell'incidente avvenuto lo scorso 6 aprile a Suzuka. Un passo che la Honda non è riuscita a compiere da sola con i primi esami del veicolo, restituito dalle autorità alla casa di Tokyo perchè «non è stato dimostrato che la caduta sia avvenuta per la rottura del mezzo».