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Juve a Brescia col turn-over

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Certo in campionato le cose vanno molto meglio anche per i sei punti di vantaggio sulla seconda e Lippi domenica con il Brescia può permettersi il lusso di procedere ad un abbondante turnover soprattutto in difesa (Thuram e Ferrara), pronto però a fare entrare tutti i big in caso di bisogno. «A questo punto della stagione - aveva detto Lippi prima di Barcellona-Juventus - non ha più molto senso parlare di turn over perchè chi è arrivato bene a questa fase della stagione, sopporterà benissimo una o due partite in più». E infatti nel concetto di turnover rientrano anche i Del Piero, che è stato fermo due mesi e Tacchinardi e Davids, che il tecnico potrà schierare tranquillamente anche a Roma contro la Lazio perchè sono squalificati nel primo turno di Champions con il Real. E qui sta il punto, diametralmente opposto tra campionato e Champions League. All'appuntamento decisivo con il Real, nella delicatissima partita di andata al Bernabeu, la Juve non avrà due colonne del centrocampo come l'olandese e l'italiano, non sa ancora se potrà disporre di Trezeguet, ma soprattutto in quali condizioni sarà il francese, nel caso lo possa schierare e perderà anche Montero per squalifica. Presentarsi in queste condizioni di fronte al Real Madrid non è certo beneaugurante per il morale, tanto più che i rincalzi si chiamano Conte, giocatore anziano e spesso acciaccato, che ha giocato pochissimo e Tudor, per cui vale lo stesso discorso, e in più c'è il fatto che non ha mai convinto nel ruolo di centrocampista. Dietro Trezeguet c'è il miracoloso Zalayeta (ma quante prodezze come quella di Barcellona si possono ancora aspettare da lui?), il deludente Di Vaio e il convalescente Salas. Uomini contati e non del tutto affidabili per l'immediato futuro e con Del Piero che cerca ancora affannosamente la forma migliore. Si ripropone un problema che spesso si è ripresentato nella Juventus negli ultimi anni, quello di un organico troppo ristretto, che quest'estate era stato incensato come potenziato. Ma dei nuovi acquisti sono partiti Moretti, Baiocco, Brighi, Zanchi; Salas non ha mai trovato una condizione accettabile, Fresi è stato utilizzato quasi esclusivamente in Coppa Italia. È già stato un miracolo arrivare quasi allo scudetto bis con Trezeguet praticamente fermo tutto l'anno e del Piero fuori per due mesi, quelli decisivi, ma in due partite secche il Real non concederà sconti e opporrà tutta la ricchezza di un organico da far paura. Anche l'assenza probabile di Raul, reduce da un intervento di appendicite, nel primo match, può essere compensata da rincalzi come Morientes, Guti, Portillo, Mc Manaman, solo per citare i panchinari più celebri. Il Real, costruito sui campioni, teme meno della Juventus, costruita sul collettivo, l'assenza di un campione: se infatti si fermasse Nedved, in questo momento il confronto fra i due colossi sarebbe davvero impari.

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