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«Cantù e Roma meritano l'Eurolega»

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Il tecnico brianzolo: «Siamo in emergenza, domani ci sarà da sudare»

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«Il dubbio più grande, al di là del valore di Roma che è oggettivo, è rappresentato dalla perdita del nostro playmaker titolare Jerry Mc Cullough, costretto a rimanere fuori fino al termine della stagione per la frattura scomposta di un dito della mano destra. Lui oltre che il regista della squadra, l'uomo capace di dettare i tempi, era il leader indiscusso del gruppo. Non so proprio come la squadra reagirà a questa assenza pesantissima». Ma Cantù non è rimasta certo a piangersi addosso. «Appena abbiamo avuto la conferma della rinuncia a Mc Cullough ci siamo messi, con Bruno Arrigoni, al lavoro. La società ha mostrato ancora una volta di credere in questa squadra. Il presidente Corrado ha effettuato un grande sforzo ed in un colpo solo sono arrivati tre nuovi giocatori». Il nome più altisonante è quello di Tyson Wheeler, playmaker di 178 centimetri d'altezza, nato l'8 ottobre del 1975, che nella Nba ha vestito le casacche di Denver e Seattle, al termine di una breve esperienza in Turchia al Fenerbache. Dopo la parentesi tra i professionisti Wheeler ha giocato nella Aba nel campionato della Repubblica Dominicana, quindi in Israele con il Bnei Herzeliya prima di far ritorno ancora nella Aba e quindi nella Cba vestendo la casacca dei Great Lakes Storm. «È un giocatore - dice ancora Sacripanti - che conosco molto bene avendolo seguito durante la scorsa Summer League. Ma contro Roma non potrà essere in campo per problemi burocratici». Ci saranno invece gli atri due volti nuovi: il playmaker svedese, ma di scuola americana, William Copeland ed il pivot belga Yves Doupont. «La società ha capito che avevamo bisogno di uno sforzo per essere ancora più competitivi. In special modo Doupont cambierà un pò il nostro modo di giocare visto che avremo maggiore pericolosità vicino a canestro. Certo entrambi hanno avuto poco tempo a disposizione e contro Roma saranno in campo con soli tre allenamenti sulle spalle». Che partita si aspetta contro la Virtus? «Già prima della gara d'andata, quando Roma si presentò da noi largamente incompleta, avevo indicato la squadra di Bucchi come una delle favorite. I fatti mi hanno dato ragione. La Virtus ha un tecnico preparato ed una squadra zeppa di campioni». Ma solo una delle due avrà, al termine della regular season, il passaporto per l'Eurolega. «Ha ragione Bucchi quando dice che entrambe meriteremmo l'Europa. La classifica parla chiaro. Ma le regole, per quanto assurde, sono purtroppo altre». Ma se arriverà seconda Cantù accetterà di giocare la manifestazione continentale? «Se dovessi rispondere asetticamente direi di si, visto che fare l'Eurolega per un coach è un punto d'arrivo. Ma se ci piazzeremo alle spalle della Benetton Treviso dovremo fare una riflessione attenta. Non siamo una società ricca e se qualcuno, istituzioni o altri imprenditori brianzoli, non affiancherà il presidente Corrado sarà impossibile affrontare una manifestazione che richiede un grande impegno a livello economico».

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