Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Politica ostile» Milanello chiude al Corriere dello Sport

default_image

  • a
  • a
  • a

La decisione viene spiegata oggi da un articolo sul sito ufficiale della società, che parla di «politica ostile con cui il quotidiano sportivo romano tratta da mesi le vicende rossonere». «La squadra e la società sono in silenzio stampa con questo quotidiano», si legge sul sito del Milan, che critica la decisione del Corriere dello sport di non pubblicare sull'edizione di ieri l'esclusione dei suoi giornalisti dal centro sportivo di Milanello: «Se il giornale in questione avesse dato questa notizia, avrebbe correttamente consentito ai lettori di capire il motivo dell'attacco forsennato sferrato ad Adriano Galliani nell'immediata vigilia di Milan-Ajax. Così non è stato. Cosa cambierà da oggi in poi? - conclude il sito rossonero - Nulla, il Corriere dello Sport continuerà a inventare che Rivaldo e il Milan litigano prima di Cina-Brasile (tre giorni dopo questa partita il brasiliano ha fatto gol con la Lazio), che Shevchenko è furioso perchè non gioca contro il Chievo (Sheva in campo dal primo minuto e lo sapevano tutti da giorni) che Rivaldo non parla con i compagni (tutta la squadra era ed è vicina al campione brasiliano), che Leonardo è a Porto Cervo con Cafu a Pasqua (Leonardo era a Milano) e tante altre amenità del genere. Solo che lo farà stando fuori da Milanello e non all'interno». «Siamo assolutamente onorati e lusingati dal trattamento di riguardo che il Milan riserva al nostro giornale». Il direttore del Corriere dello Sport Xavier Jacobelli replica con ironia. «Siamo convinti - prosegue - che riusciremo a fare ancora meglio il nostro lavoro: storicamente i silenzi stampa migliorano la qualità dei servizi. E noi abbiamo molte interessanti notizie sul mercato del Milan e su alcuni divertenti retroscena in seno alla società, anche a un certo malumore che si sta registrando da quando Leonardo è stato nominato assistente di Galliani. Nei prossimi giorni ne informeremo i nostri lettori». «Una dichiarazione di guerra? No - esclude Jacobelli -, se c'è un grandissimo dirigente è Adriano Galliani. Lo rispettiamo ma non mancheremo di ricordare ai nostri lettori, già domani (oggi n.d.r.), che sono 1432 giorni che il suo Milan non vince nulla, nonostante abbia speso più di 350 milioni di euro per comprare 46 giocatori negli ultimi 4 anni».

Dai blog