SPORT DILETTANTI

Una franchigia di 7.500 euro all'anno non soggetta a tassazione sui compensi degli addetti del settore. E ancora Irap più leggera e niente ritenuta d'acconto sui contributi. Sono alcune delle novità fiscali per le associazioni e società sportive dilettantistiche. Le nuove norme, introdotte con la Finanziaria, sono oggetto di una circolare dell'Agenzia delle Entrate. L'obiettivo dei benefici fiscali, ricordano le Entrate, è quello di agevolare lo sviluppo del settore. Tra le novità più rilevanti senza dubbio l'occhio di riguardo per gli sponsor. Fornire magliette e scarpini alla squadra di calcio della scuola sarà considerata 'spesa di pubblicità e sarà dunque deducibile dalle tasse. E anche il singolo contribuente che voglia fare un' 'offertà alla squadra della parrocchia o del circolo sotto casa, avrà un beneficio nella dichiarazione dei redditi Ecco le principali novità in vigore dal primo gennaio di quest'anno. Arrivano le società dilettanti Non più soltanto associazioni. Viene introdotta una nuova tipologia di società di capitali che si caratterizza per le finalità non lucrative. Le nuove società si affiancano alle associazioni che vengono disciplinate per la prima volta sotto il profilo civilistico. Lo statuto e l'atto costitutivo debbono specificare la natura 'no-profit' della società o dell'associazione sportiva. No a obbligo misuratori fiscali Basta il biglietto o l'abbonamento contrassegnato dalla Siae per assistere alle partite di dilettanti. Queste società e associazioni sportive sono infatti esenti dall'obbligo di installare i misuratori fiscali. Proventi esclusi dal reddito fino a 51.645 euro Se l'attività commerciale o la raccolta di fondi pubblici è destinata agli scopi istituzionali i proventi, fino a 51.645,69 euro (100 milioni delle vecchie lire), non rientrano nel reddito imponibile. Sconti anche per collaboratori Regime fiscale agevolato per i collaboratori che raccolgono le iscrizioni o tengono la cassa. Questi compensi non rientrano neanche nell'imponibile Irap. La franchigia sale a 7.500 euro Indennità, rimborsi forfetari, premi e compensi non concorrono a formare il reddito per un importo fino a 7.500 euro. Niente ritenuta d'acconto Il Coni o le federazioni nazionali non sono obbligati ad applicare la ritenuta d'acconto del 4% sui contributi erogati alle associazioni sportive di dilettanti. Lo sponsor scarica le spese dalle tasse I corrispettivi in denaro o in natura erogati in favore di società, associazioni sportive dilettantistiche, fondazioni costituite da istituzioni scolastiche, nonchè di associazioni sportive scolastiche che svolgono attività nei settori giovanili riconosciuta dalle federazioni sportive nazionali o da enti di promozione sportiva, non superiore all'importo annuo di 200.000 euro, costituiscono per il soggetto erogante spese di pubblicità. Sono pertanto integralmente deducibili. Ma anche donazioni agevolate Le erogazioni liberali in denaro effettuate da persone fisiche in favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche hanno diritto ad una detrazioni d'imposta lorda del 19% calcolata su un importo complessivo in ciascun periodo d'imposta non superiore a 1.500 euro. Iva e altre tasse agevolate Detrazioni forfettizzate anche per le prestazioni di sponsorizzazione e per la cessione di diritti radio-tv. Le associazioni e società in questione godono di agevolazioni anche per quanto riguarda l'imposta di registro, l'imposta di bollo e le tasse di concessione governativa.