E STASERA TOCCA AL MILAN: SI PARTE DALLO 0-0 DELL'ANDATA (20.45, CANALE5)
Eppure ne basterebbe uno solo, molto meno veniale e molto più significativo, per rincuorare lo spirito, riportando nell'ambiente sorrisi svaniti in un sabato-suicida e rinforzando una panchina indebolita dopo aver fatto naufragare il sogno scudetto: continuare l'avventura in Champions League per dimostrare che con tutti quei talenti a disposizione si può ancora puntare a vincere qualcosa di prestigioso. Il Milan del pericolante Ancelotti che si gioca stasera a San Siro contro il giovane e temibile Ajax di Koeman (20.45, diretta su Canale5) l'accesso alle semifinali ha davanti il bivio più serio e drammatico di questa stagione fatta d'alti e bassi, di magica euforia (da derby) e improvvisa rassegnazione. Ora il morale è sotto i tacchetti bullonati, non a caso Carletto ha richiamato la squadra anticipando di un giorno il ritiro. Ai suoi talenti chiede di animarsi di coraggio e di ricordare le gesta invernali, quando il Milan era la squadra più convincente d'Europa: «Noi le partite importantissime non le abbiamo mai fallite. Per questo sono fiducioso». Serve limitare però il gioco dell'Ajax, avere pazienza, controllare il match senza frenesia. «La chiave sarà la fase difensiva avverte - per questo voglio un Milan aggressivo ma ordinato». E che sappia anche segnare. Lo 0-0 dell'andata ad Amsterdam impone ai rossoneri solo la vittoria. Da ottenere però con una formazione di emergenza. Soprattutto a centrocampo. Dopo i ko di Seedorf e Pirlo, Ancelotti rischia di perdere con alte probabilità anche Serginho che lamenta ancora fastidiosi dolori al ginocchio. Senza Gattuso (squalificato) e con Kaladze a corto di preparazione, il reparto non offre garanzie di copertura adeguate. Per questo stasera a San Siro si calerà l'asso Redondo considerato più affidabile di Rivaldo, centro argentino di raccordo (con Brocchi e Ambrosini) per Rui Costa, inamovibile ispiratore della coppia Inzaghi-Shevchenko. Pippo ha una quota da aggiornare (26 gol da aggiornare), l'ucraino è in confortante risalita. Serve comunque un Milan da derby e da ultima spiaggia, che getti la maschera. Quella la metterà solo il capitano, Paolo Maldini, tornato ad allenarsi dopo l'intervento al setto nasale. C'è da arginare lo specialista del gioco di rimessa Van Der Meyde (all'andata il giustiziere della Roma richiesto dall'Inter è stato fuorei per squalifica), ci sono da «spuntare» Ibrahimovic e Van der Vaart. Per questo la colonna del reparto arretrato rossonero non ha nessuna intenzione di saltare l'appuntamento con gli olandesi. E protetto da una maschera speciale giocherà. San Siro è esaurito: venduti oltre 76.000 biglietti.