Atalanta, allenamento nel caos
Poi è tornata la calma. D'altronde la sostituzione dell'allenatore è parsa a tutti strana ed avventata, anche perché, secondo alcuni, sarebbe arrivata per colpa di qualche sua parola (sgradita al presidente) pronunciata sul ritiro di Gubbio, imposto dalla società prima della trasferta di Perugia. Un provvedimento, a dire il vero, sulla cui utilità abbiamo qualche dubbio, visto che finora gli esoneri hanno interessato solo le squadre che occupano gli ultimi cinque posti della classifica senza portare loro grandi benefici. Chiedetelo al Torino, che rimpiazzò Camolese con Ulivieri all'8° giornata, sostituendolo poi alla 23° col duo Zaccarelli-Ferri. Oppure domandatelo al Como (via Dominissini per Fascetti alla 12°) o al Piacenza (Cagni per Agostinelli alla 20°). L'unico cambio che ha sortito qualche effetto è stato quello tra Mutti e De Canio sulla panchina della Reggina, con il materano aiutato anche dai rinforzi arrivati sullo Stretto nel mercato di gennaio (Bonazzoli, Diana e Torrisi). Ecco perché, alla luce di queste esperienze, le parole con cui il DG atalantino Zanzi ha spiegato la decisione sono apparse quantomeno superficiali: "Ci siamo resi conto di essere in coma profondo, ma non irreversibile e così abbiamo tentato l'estremo correttivo". Nervi più saldi e fiducia nei programmi hanno, invece, dimostrato i dirigenti di Modena, Empoli e Brescia. Nonostante le loro squadre si fossero trovate a vivere momenti neri al pari delle altre in lotta per non retrocedere, infatti, hanno continuato a puntare sui rispettivi tecnici dimostrandosi coerenti ed evitando di appesantire le casse sociali (ogni esonero significa doppio stipendio da pagare, uno al vecchio tecnico e uno a chi gli subentra, sempre che non si tratti dell'allenatore dei ragazzi, già a libro paga). A questo punto, con tre squadre su quattro già retrocesse (Torino, Como e Piacenza), l'Atalanta, a 29 punti, si giocherà la salvezza con la Reggina, che la precede a quota 30. Più tranquille sembrano Empoli (34), Modena (35), Bologna e Brescia (37). I bergamaschi giocheranno in casa con Torino, Inter e Como e in trasferta con Empoli e Roma. I calabresi riceveranno Parma, Roma e Juventus e andranno a Piacenza e Bologna. Entrambe dovranno cercare di sfruttare al massimo il fattore casalingo (tre gare ciascuno) e provare a fare punti in trasferta, impresa ardua soprattutto per la Reggina che fuori casa ha collezionato 1 vittoria, 2 pari e ben 11 sconfitte.