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Capello sul futuro: Montella non si tocca

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Capello arriva in sala stampa ancora zoppicante dopo l'infortunio al derby contro la Lazio, ma l'umore c'è. Sà che quella di questa sera sarà la partita dell'anno per la Juve e che mezza Italia, almeno una volta, tiferà Roma. Ci scherza sopra e carica i suoi per una partita che la sua squadra giocherà con la testa sgombra. «Questo ci sprona a fare meglio. La distanza tra noi e la Juventus è molto grande a livello di classifica, ma domani (oggi, ndr) dobbiamo dimostrare che non è reale per ciò che riguarda i valori in campo». Già, secondo Capello la sua squadra dovrebbe essere altrove in classifica. «Tra le prime quattro o cinque, quella è la posizione giusta della Roma. Ma purtroppo quest'anno ce ne sono successe di tutti i colori». Ma la Roma giocherà la sua gara, senza pensieri, con la qualificazione Uefa già in tasca. Con l'unico problema legato ai numerosi infortuni che consegneranno nelle mani del tecnico una squadra molto rimaneggiata. «La lista degli assenti — spiega Capello — è molto lunga, ma andiamo a Torino per giocare una grande partita, contro una squadra motivata che vorrà mantenere invariato il vantaggio sulle inseguitrici. Noi saremo più tranquilli di loro perché non ci giochiamo niente, per la Juve è invece una partita importante per lo scudetto. L'unico loro vantaggio è che andranno in campo sapendo i risultati delle avversarie». Inutile cercare punti deboli in una squadra, in un gruppo, come quello bianconero. «Non è che ne abbia molti — continua il tecnico giallorosso — è una formazione compatta, caparbia, ha un buon tasso tecnico complessivo. Se fossi Lippi? Preparerei molto bene la partita, cosa che del resto il tecnico bianconero farà». Poi, replica secca su un eventuale futuro a Torino. «La Juve è una squadra che non m'interessa. Apprezzo la società, ma il mio è un discorso personale. Eppoi è già ben allenata». Ma sul gesto di Lippi dopo il pareggio con il Bologna non ha dubbi. «Diciamo che lo stile si è modernizzato. L'avvocato? Magari avrebbe fatto una battuta, nessun gesto». Sulla volata-scudetto per Capello «nulla è deciso, peserà molto la Champions, una competizione che alla lunga si fa sentire psicologicamente e fisicamente. Mi auguro che la finale sia tutta italiana. Certo se la Juve dovesse uscire dall'Europa per gli altri avvicinarsi allo scudetto sarebbe impossibile». Capello è tranquillo, o almeno simula bene, sul sorteggio arbitrale che ha assegnato Pellegrino all'incontro di questa sera. «Se è stato sorteggiato evidentemente sarà all'altezza della gara». E sul passato: «Gli arbitri hanno fatto quello che dovevano e ritenevano giusto, ci sono delle annate che nascono così. Ultimamente gli arbitraggi sono equi». Chiusura con attestato di stima per Montella: «È uno di quei giocatori che da sempre qualcosa in più. Confermarlo? Cambiare per cambiare mai, solo per migliorare e quando in squadra hai giocatori come lui è meglio tenerli». Il che vuol dire che Montella non si tocca.

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