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Stipendi in azioni, ore decisive

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Il consiglio biancoceleste s'è riunito ieri a Via Valenziani: 45 minuti di riunione per stabilire il sostanziale slittamento del progetto presentato da Baraldi in attesa della definizione dell'intesa con la squadra, fondamentale ai fini del risanamento biancoceleste. Lopez, Stam e Chiesa sono orientati verso il «no»: domani ci sarà l'incontro decisivo con la squadra per la ratifica dell'accordo-quadro. Un passaggio fondamentale per la definizione del futuro biancoceleste. Martedì Baraldi si è incontrato con Settembrini, manager di Castroman e Simeone: i due argentini potrebbero ridimensionare le pretese e trovare un compromesso con la società, almeno fino al termine della stagione. Il Cholo, infatti, è sempre nel mirino dell'Atletico Madrid. Qualche problema subito risolto per Couto. Stankovic è in una posizione diversa: i contatti tra l'amministratore delegato e Fioranelli, procuratore del serbo, non hanno ancora partorito l'accordo definitivo, ma il serbo, che vorrebbe la fascia di capitano, potrebbe allinearsi ai compagni in attesa che la società faccia chiarezza sulle future mosse di mercato. L'attuale management ha proposto ai giocatori la conversione degli stipendi in azioni e la decurtazione dei compensi del 45%, a partire dalla prossima stagione, che sarebbe poi restituito alla rosa sotto forma di liquidazione a partire da luglio 2005. L'intesa prevede che i titoli rimangono bloccati per un anno, prima di essere rimessi sul mercato. La squadra non potrà venderli collettivamente, ma in modo coordinato. Dopo il 23 aprile e la firma dell'accordo quadro, si stabilirà anche il prezzo di collocamento delle azioni, attraverso la transazione con la Cirio (intesa possibile tra i 0,15 e i 0,20). A metà maggio, invece, scatterà la ricapitalizzazione da 110 milioni di euro: Colaninno è sempre in prima fila, mentre Merloni, il re degli elettrodomestici, ha smentito qualsiasi interessamento all'acquisto della Lazio.. Anche Ligresti, che ha acquisito una posizione di rilievo nel gruppo Capitalia, potrebbe rientrare nel discorso. Il futuro della Lazio è al bivio decisivo Fab. Mar.

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