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Domenica sul circuito di Imola il tedesco proverà a ricucire lo strappo dalle McLaren in fuga: «Sono partiti forte, ma noi dobbiamo tornare sul gradino più alto del podio»

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Un'occasione più unica che rara per riportare in auge le sorti della Rossa più amata degli italiani dopo le delusioni e difficoltà di un inizio stagione che ha riscoperto il gusto della bagarre grazie alle nuove regole imposte dalla federazione internazionale. Michael Schumacher e Rubens Barrichello progettano la «vendetta» tanto attesa per cominciare a scalare una classifica piloti fin qui davvero magra per il team campione del mondo: otto i punti raccolti dai due ferraristi contro i 16 di Raikkonen e i 10 di Coulthard, il binomio di una McLaren tornata ai vertici dopo tanto penare negli anni passati. Schumi ci crede e suggerisce fiducia cieca alla F2002, ancora in gara nonostante le illusioni del nuovo prototipo dedicato a Gianni Agnelli. «Il nostro unico obiettivo - spiega il pluriiridato - è tornare ad assaporare il gusto della vittoria davanti al nostro pubblico. E non esiste un posto migliore per farlo di Imola». Parole rassicuranti rivolte direttamente alla truppa degli scettici e al popolo di Maranello, che come sempre dovrebbe (nonostante una prevendita ancora al di sotto delle attese) prendere d'assalto il circuito di San Marino sin dalle prove libere in programma domani. Aggiunge Schumi: «In un certo senso si tratta del nostro esordio in casa ed è chiaro che ci attende un intero week-end di lotta, visto che sino ad oggi le cose non sono andate che si sperava. Trovo anche giusto utilizzare ancora la F2002, una macchina che dà la necessaria affidabilità e ci permette di gareggiare senza prendere rischi». Il tedesco ha ben chiaro quali saranno i rivali più accreditati del Cavallino: «La McLaren è partita forte e gode di ottima salute, però a noi serve a tutti i costi tornare sul gradino più alto del podio di una prova del Mondiale. La pista, poi, sarà assai diversa da Interlagos perchè ad Imola contano molto i freni». Dopo la delusione sul circuito di casa è atteso al riscatto anche Rubens Barrichello. Il brasiliano mostra il suo ottimismo, anche se «le prime tre gare della stagione ci hanno indicato che gli avversari quest'anno sono veramente forti e competitivi». La decisione del team di Maranello di posticipare il debutto della nuova vettura F2003-Ga non lo turba. «La squadra ha optato per l'affidabilità e da questo deriva la scelta di gareggiare con la macchina dell'anno scorso, anche se io non vedo l'ora di gareggiare con la nuova vettura», aggiunge Barrichello che ha poi un pensiero sulla vittoria in Brasile di Giancarlo Fisichella. «Mi è dispiaciuto per lui, non ha potuto festeggiare la vittoria sul podio ma alla fine ha comunque vinto. Io so che cosa voglia dire vincere dopo tanto tempo che si è in Formula Uno: ci toglie un grande peso». A riguardo la Fia ha comunicato che il trofeo del Gran Premio del Brasile sarà consegnato a Giancarlo Fisichella direttamente dal finlandese della McLaren Kimi Raikkonen, inizialmente indicato come vincitore della gara di Interlagos. In occasione del Gran Premio di San Marino il pilota romano sarà celebrato con una breve cerimonia che si svolgerà sulla linea di partenza del circuito di Imola, alla quale parteciperanno anche il boss della Jordan Eddie Jordan e quello della McLaren Ron Dennis.

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