di FABRIZIO FABBRI FIORI d'arancio in casa Virtus.

Se per il contratto del capitano, ormai bandiera giallorossa, non c'erano dubbi (tre anni di rinnovo), per il numero 10 c'era da fugare qualche dubbio. Perchè dopo il triste pomeriggio di Forlì in Coppa Italia, dove la Virtus fu sconfitta da Roseto e Myers, complici problemi ad un ginocchio, scrisse virgola a referto, sembrava che la storia d'amore fosse ad un passo dall'interrompersi. Il presidente Toti, l'amante che si sentiva tradito, fu nell'occasione chiaro. «Si vede che con questo giocatore siamo un pò sfortunati» dichiarò con un sorriso ironico. Ma da allora ad oggi il ginocchio galeotto di Myers ha smesso di fare i capricci ed il valore del giocatore è esploso prepotente. Non solo punti fondamentali insaccati nelle retine avversarie, per la rincorsa di Roma al secondo posto, ma anche tanta leadership. E poi l'intesa, totale, con il nuovo arrivato Anthony Parker. I due in campo sembrano conoscersi da anni, parlano la stessa lingua dei fuoriclasse, e a pagarne dazio sono state le squadre che hanno incrociato negli ultimi due mesi la Virtus. Così il presidente Toti non ha perso tempo ed ha cominciato, assieme a Brunamonti e su indicazione di Piero Buchi, con le conferme eccellenti. Ed ecco qundi la tanto attesa firma di ieri di Myers. Altre due stagioni a Roma, fino al giugno del 2005, con il giocatore che ha accettato un piccolo ridimensionamento del compenso, chiedendo ed ottenendo però l'allungamento, rispetto all'opzione per una sola stagione che la Virtus avrebbe potuto esercitare per un biennio. Un bel segnale che ora potrebbe scatenare un effetto domino all'interno della squadra. La firma di Righetti, restio fino a qualche settimana fa ed oggi più convinto di poter far parte di una squadra che punterà in alto, sembra prossima, così come potrebbe presto essere risolta la situazione di Parker. Tusek è l'unico ad avere un contratto anche per la prossima stagione, mentre Bonora è già stato praticamente confermato a parole dal presidente Toti. Resta Santiago, il caso più difficile da risolvere. Non per concorrenza continentale («se rimarrà in Europa la sua scelta cadrà solo sulla Virtus» dicono nel suo entourage) quanto per la sirena della Nba. Poi c'è da valutare Jenkins. Pallino del presidente, Horace ha visto il suo rendimento crescere, ma in questo ruolo potrebbe concretizzarsi il grande colpo che porterebbe in giallorosso «le roi» Antoine Rigaudeau, panchinaro triste ai Dallas Mavericks. Intanto, mentre questa sera la Virtus sarà dalle 20,00 al Centro Commerciale Cinecittà Due per incontrare i tifosi, Bucchi ha commentato i rinnovi di Myers e Tonolli. «È un grande segnale lanciato dalla società che punta alla conferma di un gruppo che sta facendo bene».