Milan d'assalto nella tana dell'Ajax

Il Milan arriva nella gioiosa città dei canali accolto da un cielo terso e da un'aria frizzante, accompagnato dalla voglia di rifarsi sul campo dell'Ajax, delle amarezze accumulate nell'ultima giornata di campionato. Vincere in Champions, fare un bel risultato ad Amsterdam per arrotondarlo a San Siro. Passare le semifinali, puntare all'obiettivo massimo europeo, visto che quello nazionale è tornato ad allontanarsi troppo all'orizzonte. Tutti in casa Milan si rifiutano di accettare l'idea che lo scudetto sia ormai cosa juventina, al massimo un discorso fra Juve e Inter. E tutti, agli alti livelli, garantiscono che Ancelotti è fuori discussione, comunque vada in campionato o in coppa. Ma in un caso e nell'altro, questa doppia sfida in 180' con l'Ajax assomiglia a un'ultima spiaggia per una squadra di grandi ambizioni. Al Milan e a chi lo guida dalla panchina non è concesso sbagliare: guai a compromettere con un brutto risultato ad Amsterdam le speranze di arrivare a una finale che a questo punto è l'unico obiettivo concretamente praticabile (Coppa Italia a parte). Dunque, ben venga per i rossoneri la rabbia accumulata a Parma. È una carta in più da giocare contro l'Ajax dei giovani: ottima squadra, con un bell'attaccante come Ibrahimovic e un gioiello in difesa come Chivu, che piace tanto al Milan. Squadra, però, di rango senz'altro inferiore: non è certo l'Ajax di Seedorf, Davids e Kluivert che otto anni fa battè in finale di Coppa Campioni il Milan (come ricorda orgogliosamente un grande gagliardetto in sala stampa). Un Milan compatto, concentrato, ben disposto in campo e con i suoi campioni caricati può fare risultato all'Amsterdam Arena. Ancelotti ci crede, ci credono i suoi giocatori, e nessuno è disposto a sentirsi dire che questa è una squadra in difficolta. «Crisi? Niente affatto», dice Seedorf, sottolineando che questa per lui non sarà una partita come le altre, «perchè qui, con l'Ajax, per me è cominciato tutto. I risultati non sono sempre stati pari al nostro gioco - afferma l'olandese -. A volte abbiamo fatto punti senza fare gran gioco, a volte come sabato scorso abbiamo fatto gioco e niente punti. Ma certo non si può parlare di crisi, e non affronteremo certo l'Ajax con lo spirito di una squadra in crisi». «Non abbiamo bisogno di prendere lezioni da una partita - mette in chiaro Ancelotti rispondendo a una domanda sulla sconfitta di Parma -. Sappiamo quel che dobbiamo fare qui, e vogliamo farlo». E per essere più chiaro: «Partita difensiva? Il calcio è difesa e attacco. Dobbiamo fare l'uno e l'altro». E allora andiamo a scoprirlo questo Milan. Sperando che la rabbia non rimanga negli spogliatoi.