L'ORMAI nota querelle tra Lazio e Cirio, per conoscere il sovrapprezzo delle azioni, si risolverà solo tra un mese.

Lunedì, nel corso del Cda programmato dopo la recente assemblea degli azionisti, oltre al disbrigo delle formalità pratiche legate alla ricapitalizzazione, si dovrebbe approvare il piano industriale preparato dall'amministratore delegato Luca Baraldi. Le linee guida del progetto prevedono la ristrutturazione delle fonti di finanziamento, grazie all'aumento di capitale, ma anche al successivo reperimento di nuove fonti di finanziamento, anche tramite la valorizzazione e l'impiego degli asset aziendali e l'eventuale rinegoziazione dei contratti sportivi e con i procuratori. Con i giocatori non c'è ancora accordo totale: la colonia argentina, più Lopez e Stam devono ancora legittimare la scelta societaria con la loro approvazione. Ieri Giannichedda s'è espresso favorevolmente sull'ipotesi: «Giocatori-azionisti? Ci piace, scenderemo in campo ancor più responsabilizzati. Siamo orientati ad accettare». Tra sei giorni se ne saprà di più. Il potenziale acquirente aspetta la risposta decisiva: prima di entrare in gioco vuole certezze assolute. In prima fila c'è sempre Colaninno, con Merloni e Ligresti alle spalle. Tra gli altri punti-cardine del piano industriale c'è la riorganizzazione interna, con la creazione di una nuova struttura di governo e controllo e l'analisi delle opportunità di incremento dei ricavi nel breve periodo. Si rivedrà anche l'organigramma relativo al settore giovanile: Felice Pulici, storico dirigente biancoceleste, è in corsa per il ruolo di responsabile per ricreare il modello giovanile culminato con la vittoria dello scudetto primavera nel '96 e la contestuale esplosione di Nesta, Di Vaio e Iannuzzi. Pillole dal campo: allenamento differenziato per Stankovic e Mihajlovic: i due serbi guideranno comunque l'assalto al Como. In attacco dovrebbe spazio alla coppia Corradi-Lopez, anche se Chiesa scalpita. Scontato, infine, il ritorno di Negro. F.M.