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Dopo l'Inter scatta l'operazione Ibrahimovic Si prova anche per Viduka, nonostante il «no» del nuovo presidente del Leeds McKenzie

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Il presidente Sensi ha avuto nei giorni scorsi un colloquio con il ds Baldini ed ora attende di fissare un appuntamento con Fabio Capello. Oggetto di discussione? Il futuro, corredato con quel progetto tanto auspicato dal tecnico e dai supporters giallorossi. Poco meno di due mesi alla fine del campionato e l'obiettivo è quello di arrivare al taglio del nastro ufficiale del mercato con le idee precise e con qualche nome di calciatore, possibilmente altisonante, già sulla via della capitale, sponda giallorossa ovviamente. Subito dopo il match contro l'Inter a San Siro, il presidente Sensi manderà il proprio direttore sportivo ad Amsterdam per cercare di stringere con quello che è un suo pallino: Zlatan Ibrahimovic. Il costo dell'attaccante dell'Ajax è già stato fissato da tempo in circa venti di milioni di euro, ma oltre a questo, c'è un secondo scoglio da superare, ovvero bisognerà cercare di convincere il giocatore a trasferirsi in una squadra che, salvo improbabili miracoli, il prossimo anno non farà la Champions League, ma al massimo la Coppa Uefa. Lo svedese più volte ha detto che sarebbe affascinato di poter giocare al fianco di Totti, certo che, essendo un giocatore di movimento, andrebbe disciplinato tatticamente per non pestarsi i piedi proprio con il capitano giallorosso, ma non sarebbe un problema per il tecnico della Roma. Inoltre quando Ibrahimovic parte veloce in profondità, è uno di quelli difficili da fermare. Il presidente Sensi, più volte ha ripetuto che vuole portare a Trigoria quattro giocatori, dei quali uno, Dacourt, è già per metà romanista. Capello ha risposto che questi devono essere in grado di fare la differenza, altrimenti gli obiettivi verrebbero per forza ridimensionati. L'attaccante dell'Ajax può entrare nella categoria campioni, anche se, particolare certamente da non sottovalutare, la società sarà chiamata prima a risanare un bilancio non proprio roseo. Se la corsa al giocatore svedese non dovesse finire bene, le alternative ci sono, e tutte di qualità. Mark Viduka, ad esempio. Il nuovo presidente del Leeds, John McKenzie, appena insediatosi ha detto che i gioielli di famiglia non si vendono, frasi di circostanza anche perchè la squadra inglese versa in una situazione economica deficitaria e neanche poco (78,9 milioni di sterline. ndr). Quindi, nuove entrate in cassa, magari privandosi dei pezzi migliori, sarebbero di certo gradite. L'attaccante sarebbe uno di quei giocatori che più piacciono a Capello: alto, fisicamente possente, la cui presenza in area di rigore si fa sentire, eccome. Costo? Di poco inferiore ad Ibrahimovic. Poi ci sono i nomi dei soliti noti. Sfumato Morientes che andava anche bene, ma che un giorno dichiarava di essere stufo di stare al Real Madrid e di voler andare via, quello successivo amore eterno alle merengues. Eppoi, ha rifiutato di venire a gennaio in prestito: Capello se lo è legato al dito. In lista c'è anche Cissè e ci si può arrivare anche grazie ai buoni rapporti tra Baldini e l'Auxerre, società di appartenenza. Ci sarebbe poi Adriano, ma l'Inter ha deciso che lo riprenderà dal Parma per tenerselo stretto qualora Vieri andasse via. A proposito, Vieri-Roma? Solo fantasie, come le voci di un Totti-Inter. Per la difesa il nome che circola con più frequenza è quello di Nicola Legrottaglie del Chievo, ma sarebbe stata già studiata l'alternativa che risponderebbe al nome di Sanchez Emilson Cribari, ventitreenne brasiliano dell'Empoli.

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