di FABRIZIO MARCHETTI BARALDI solleva la Lazio, risponde a Cragnotti e prepara l'incontro con la squadra.
Il futuro del primo club della Capitale vive nel progetto pianificato dall'attuale management, salito al potere lo scorso 8 gennaio, dopo le dimissioni, forzate, di Sergio Cragnotti. E le recenti esternazioni dell'ex numero uno non hanno scomposto l'amministratore delegato: semmai sono servite a riaffermare la logica chiamata ad animare le prossime mosse. «In questo momento faccio fatica a seguire le mie dichiarazioni, figuriamoci quelle di Cragnotti. L'unica cosa che conta, adesso, è la Lazio e, all'interno della Lazio, quello che decido di fare io. Perché le cose si sistemino, comunque, serve uno sforzo da parte di tutti». Un messaggio chiaro, eloquente, tanto per delimitare competenze e confini del nuovo corso. «Sono ottimista, il piano tracciato lascia intravedere scenari positivi», ha concluso Baraldi, mentre Longo, sempre da Milano rilanciava la scommessa. «Ormai siamo abituati a convivere con queste turbative, né io, né altri, possiamo dire oggi quale sarà il futuro della società, ma stiamo lavorando tutti per dare delle certezze ai possibili acquirenti». La Lazio proverà a blindare il futuro dei suoi gioielli, Mancini compreso: nelle prossime ore ci sarà un altro colloquio con il tecnico che attende di conoscere il futuro biancoceleste. Stam, Stankovic e Lopez rimangono però sempre in bilico. Incontro decisivo Oggi intanto a Formello si giocherà una partita fondamentale per le sorti del club biancoceleste. Baraldi e Pessi incontreranno i giocatori per il discorso relativo agli stipendi: si analizzerà la proposta della conversione in azioni, cardine imprescindibile per l'iscrizione al prossim campionato. La società spinge per far accettare alla squadra sei mesi in titoli, mentre la rosa appare orientata ad accettarne solo la metà: possibile un compromesso intorno alle quattro mensilità, ipotesi che sgraverebbe la società di oneri importanti. Il resto sarà garantito, in parte, dalle banche: Capitalia è pronta a sottoscrivere, con Bnl e Mediocredito, circa 25 milioni di euro della ricapitalizzazione da 110 milioni. Poi sarà decisivo l'ingresso d'un imprenditore, dell'acquirente da rintracciare in una ormai ristretta cerchia di nomi: Colaninno, Merloni e Ligresti, con Calleri variante da tenere in considerazione. Non è comunque escluso che gli istituti di credito riescano a coinvolgere nel discorso altri gruppi. Arriva la Polisportiva Nel piano di rilancio studiato dal nuovo consiglio di amministrazione è contemplata anche previsto il coinvolgimento della Polisportiva, che già oggi potrebbe arrivare a Formello attraverso alcuni esponenti, tra cui lo storico presidente Renzo Nostini. La società potrebbe legare a doppio filo la storia biancoceleste alle sorti del club calcistico, magari con la proposta di investire i protagonisti delle varie discipline del ruolo di azionisti. Una proposta suggestiva, ancora al vaglio della dirigenza. Il futuro, ora, passa anche per l'accordo con la Cirio sul sovrapprezzo delle azioni: lunedì, nel corso del Cda, si fisseranno le altre linee guida d'un domani in via di definizione.