Mancini pensa alla società. «Per risolvere i problemi ci vorrà tempo»

Il proposito di Mancini, che ha espressamente chiesto questa partita, è quello di ottimizzare la condizione fisica di tutta la rosa per un finale quantomai impegnativo. Con Mihajlovic, Stankovic e Lazetic che sono tornati a Formello per il rinvio delle partite della nazionale di Serbia e Montenegro, sono rimasti a Roma anche Peruzzi, Lopez e Cesar, senza contare le assenze di Stam, Couto, Corradi e Fiore. Ma al di là dell'amichevole di oggi l'attenzione è fissata sulla situazione societaria (in settimana stipendi e l'accordo con la Cirio sul sovrapprezzo delle azioni) e sul futuro di Roberto Mancini. Il tecnico cerca solo la vittoria. Mister ultima sosta prima dello sprint finale. «Ci attendono due mesi durissimi, giocheremo ogni tre giorni. Sono certo che la squadra risponderà bene agli impegni a cui verrà chiamata: dal punto di vista fisico siamo a posto ed il gioco non è mai mancato». Forse sono mancati i risultati, almeno nel girone di ritorno. «Abbiamo raccolto meno di quanto in realtà meritassimo di ottenere. Anche nel girone di ritorno la squadra si è espressa su ottimi livelli». La Lazio, a giudizio di tutti, è la squadra che ha mostrato il miglior calcio. «Sono d'accordo, ma se al bel gioco non fanno seguito i risultati non si lascia il segno. È arrivato il momento di iniziare a concretizzare quanto di buono siamo stati in grado di fare in questi mesi. Dopo tanto lavoro è arrivato il momento di andare a riscuotere la gran mole di gioco sviluppato fino a oggi: lo meritiamo, non ho dubbi». Si continua a parlare di un suo trasferimento sulla panchina dell'Inter. «Non nego che l'interesse di una grande squadra come l'Inter fa piacere, se non altro perchè sta a significare che ho lavorato bene in questi mesi, ma alla Lazio non mi manca niente: a Roma sto benissimo». Quale sarà il suo futuro? «Ma in questo momento la cosa più importante non è il futuro di Mancini ma quello di una grande società come la Lazio: l'incertezza crea qualche problema, ma i dirigenti stanno lavorando per venire a capo di una situazione delicata. Al di là del futuro di Mancini o dei giocatori conta la Lazio. È questo il punto di partenza, tutto il resto in questo momento è secondario». Sono giorni decisivi dal punto di vista societario. «Posso assicurarvi che ognuno di noi sta dando il massimo contributo affinchè tutto si risolva per il meglio, ma quello che vorrei far capire alla gente è che non è semplice uscire da una situazione simile:ci vorrà pazienza per venirne a capo,ci vorrà del tempo». Mancini saprà aspettare?