Dacourt chiede alla società di restare in giallorosso A fine stagione Capello dovrà decidere il suo futuro
«Roma tienimi e prendi Viduka»
Olivier Dacourt centrocampista francese acquistato in corsa dalla Roma per rinforzare l'organico nel mercato di gennaio, fa programmi per il futuro. Un futuro che lui vorrebbe a Roma, ancora con Capello. Non ci gira attorno ma va, come suo stile, direttamente al nocciolo del problema. «Dipendesse da me io resterei alla Roma, ma il presidente non sono io. Ovvio, ci spero e sto cercando di dare il meglio di me per mostrare che sono un giocatore da Roma. So che non dipende solo da me, perché ci sono tanti campioni in questa squadra, ma io faccio il mio, poi vedremo». Modesto, con la voglia di dimostrare quello che vale e di conquistarsi una maglia da titolare per il futuro. «Il vero Dacourt non lo avete ancora visto, Sono arrivato e ho sentito su di me fortissime pressioni. Ho cercato di dare tutto, ma posso ancora crescere e a Roma ci sono tutti i presupposti perché questo avvenga. Mi manca il gol, ma ci sto provando, anche se Tommasi scherzando mi dice che segno i gol dello 0-0. Lui però fa altrettanto... rispondo sempre io. Emerson? Quando giochi a fianco di uno come lui, tutto ti viene più facile. Èil giocatore più forte con il quale ho giocato in quel reparto». Dacourt non sembra preoccupato del modulo con il quale la Roma giocherà in futuro e si dice pronto a cambiare, adattarsi e scendere a compromessi. «Il modulo non è un problema per me. Posso giocare con un centrocampo a tre o quattro e non mi importerebbe nemmeno restare fuori dall'Europa nella prossima stagione. Qui c'è tutto il necessario per avere successo». Sul futuro della Roma e di Capello non si sbilancia, ma sponsorizza per la campagna acquisti giallorossa, l'ex compagno di squadra al Leeds Viduka: non a caso un attaccante di peso, con i piedi buoni, come cerca il tecnico friulano. «Capello è molto duro sul campo, ma fuori è sempre pronto ad aiutarti. Gli altri compagni "famosi" li conoscono tutti, ma a me hanno impressionato i giovani De Rossi e Aquilani: sono loro il futuro della Roma. Viduka? È fortissimo, un ottimo giocatore, grande e grosso fisicamente e ha anche ottimi piedi: fa delle cose fantastiche. Credo sia adatto al calcio italiano». Sulla Roma non ha dubbi. «Abbiamo dimostrato nelle ultime gare di essere una squadra in grado di battere chiunque. In questa stagione possiamo raggiungere ancora degli obiettivi e naturalmente penso alla Coppa Italia». Qualche rivincita in giallorosso Dacourt se la è già presa. Per esempio sulle voci che lo indicavano quale rissoso in campo e fuori. «Vi avevo già detto che non era così, ora l'ho dimostrato: a Leeds i problemi erano altri. Venables non allena più? C'è un detto che dice che il male che uno fa, torna sempre indietro». Chiusura d'obbligo sulla guerra, argomento sul quale Dacourt non vuole approfondire. «Non mi piacciono le cose che sta vendendo in tv, soprattutto quando si parla di bambini». Gaucci, Cosmi e la Roma Gaucci torna sulla querelle Cosmi-Roma. «Per far sì che Serse Cosmi approdi sulla panchina della Roma si devono realizzare alcune combinazioni. La prima combinazione è che Capello decida di andare via, la seconda è che il Perugia arrivi in Coppa Uefa e la terza che Sensi decida effettivamente di prendere Cosmi. Ribadisco che se ci porta in Coppa Uefa lo lascio libero, ci si potrebbe arrivare anche attraverso la Coppa Italia. Se trova una grande squadra non lo tratterrò se invece sarà una squadra dello stesso livello del Perugia il discorso è diverso». Poi il numero uno el Perugia spiega la vicenda di Sensi. «Non è che la Roma me lo abbia chiesto, ma c'è un circolio di voci che darebbero alla Roma, Cosmi o Del Neri in caso Capello andasse via. Personalmente sarei felice che andasse alla Roma, la mia città e la mia squadra da sempre. Con Sensi già da tempo abbiamo ricucito il rapporto, chiarito alcune incomprensioni da persone adulte».