FORMULA 1: GP IN MALESIA (RAI1 ORE 8)
La Formula 1 aveva bisogno di svaghi, emozioni inedite e stravolgimenti? Ecco allora che l'inferno meteo di Sepang sforna subito la prima novità che fa colore, storia, record e una lunga lista che fa felici gli statistici. È del campione delle Asturie, Fernando Alonso, 21 anni e otto mesi, la pole malese per una prima fila targata interamente Renault che aspettava un brivido così dal 1984. Dietro il giovane spagnolo di Oviedo, il primo nella storia iberica a «vincere» una qualifica, ma soprattutto il più giovane della F1 a mettere in riga tutti, il pescarese Jarno Trulli alla sua terza prima fila in carriera. E la Ferrari imprendibile? Michael Schumacher è dietro i fenomeni giallo-azzurri con Barrichello in quinta piazza. E la McLaren che ha vinto a Melbourne? Quarto Coulthard con Raikkonen settimo? E le Williams del pronto riscatto? Montoya non va oltre la quarta fila mentre Ralf Schumacher sprofonda addirittura negli abissi della nona. Era da 54 qualifiche che le tre scuderie regine si spartivano il giro più veloce. E ieri qualcosa è cambiato. Se questa mattina - partenza ore 8, diretta su Raiuno - sono tutti dietro ad inseguire la Renault c'è una lunga serie di fattori. Che va al di là della bella impresa del piccolo Fernando con 18 Gp in carriera, primo con la febbre e con la speranza adesso di andare oltre un sogno: «Ancora non ci credo. Ho battuto Schumi ma conta la gara e fare punti». Una lezione di realismo che merita davvero più di una pole. Le Renault hanno effettuato il giro veloce più leggere delle altre, conseguenza del nuovo regolamento che impone un unico giro con tempi predeterminati e vieta di rifornire le vetture dalla qualifica alla partenza ed «obbliga» così le piccole scuderie a non zavorrarsi troppo. Ma è innegabile che i pneumatici Michelin hanno mostrato di avere una consistenza probabilmente decisiva. Schumi comunque ostenta sicurezza: «La Renault è davanti ma credo di aver fatto la strtegia tattica migliore per il Gp. Lo scopriremo solo in gara».